Il sesto numero di Avatär conferma la sua tendenza alla narrativa fanta-horror, tanto che si potrebbe definire un numero di "carnefiscienza". Dopo aver vinto in marzo il Premio Italia per il miglior saggio amatoriale grazie ai primi due speciali sui "Personaggi della fantascienza italiana", ritorna nella sua versione normale.

L'icona di copertina, di PROG, è una sorta di divieto di accesso per uomini transgenici e introduce il lettore direttamente ai racconti di Ivo Torello (che crea una raccapricciante società che nasconde grazie a grossi interventi chirurgici le nascite di feti deformi, frutto di un DNA ormai completamente compromesso) e di Emiliano Farinella, illustrati da Paolo Gabrieli, collaboratore di Carmilla. Il finale del secondo racconto sembra riscattato da Selene Verri con la scoperta di una tendenza alla fallocrazia in certa letteratura cyberpunk, contrapposta a una visione femminista o meno androcentrica di grandi autrici. Segue il manualetto del perfetto truffatore telefonico: uno squisito vademecum di Chaos Engine assolutamente da... non seguire!

Termina infine il devastante psicodramma in fumetto di Prof. Bad Trip, seguito dalle rubriche sui personaggi emergenti, "informadroga", le recensioni e "FandoMie", che presenta il sito multimediale The Next Text.

Gli editori/curatori di Avatär saranno presenti dal 17 al 19 maggio al festival del fumetto HIU al Leoncavallo di Milano. Per una copia versare 3 euro sul c/c postale 13855218 intestato a Debora Pilia, v. Cesare Battisti, 37 - 20097 San Donato Mil. (Mi). Vi consiglio comunque di visitare il sito www.kipple.it.