Questa volta è definitivo: Roswell, il telefilm di fantascienza creato da Jason Katims attualmente in programmazione sul network americano UPN è stato ufficialmente cancellato. Dopo due mesi di attesa la UPN ha annunciato che il programma non sarà rinnovato per una nuova stagione e che l'episodio conclusivo del 14 maggio prossimo chiuderà lo show. Non è la prima volta che Roswell rischia la cancellazione, ma la sensazione di cast e creatori è che in questo caso molto difficilmente qualcosa potrà salvare il programma. Quando l'anno scorso Roswell fu chiuso dal network della Warner Brothers dopo due anni di programmazione i fan della serie si mobilitarono; si giunse perfino all'acquisto di una pagina pubblicitaria di Variety, alla raccolta di 25.000 firme via Internet e all'invio di migliaia di bottigliette di tabasco - la salsa piccante preferita dagli alieni - agli uffici di UPN che si era dichiarato interessato ad acquistarlo. Grazie anche a questo il network decise di rilevare lo show promuovendolo con più fondi e spostandolo ad una collocazione oraria più felice, il martedì sera dopo un altro acquisto fortunato, Buffy, The Vampire Slayer: sembrava un nuovo inizio per Roswell ma queste buone premesse non hanno avuto seguito. Le scelte dello staff creativo in questa terza stagione sono state francamente discutibili, incentrando le prime puntate su temi da dramma adolescenziale piuttosto che adatti ad appassionati di fantascienza, e il pubblico ha disertato il programma. Gli ascolti sono velocemente crollati, e alcuni membri del cast hanno dichiarato che già in marzo tutti presagivano ciò che sarebbe accaduto. Il drastico cambio di direzione apportato intorno al decimo episodio non ha aiutato a sufficienza, anche perché molti spunti lasciati in sospeso alla fine della stagione scorsa non sono stati risolti. Spiace vedere la fine precoce di uno show partito con indubbie potenzialità e spunti interessanti, ci si sarebbe aspettato di più da autori come Katims e Ronald Moore. Peccato.