Con un mega evento ospitato allo Steve Jobs Theatre presso della nuova sede, la "mothership", Apple ha presentato lunedì la sua entrata in forze in un nuovo settore, quello dei servizi in abbonamento. E si è parlato un sacco anche di fantascienza.

Un nuovo settore per Apple

Apple è, come tutti sanno, leader nei prodotti di informatica come computer, smartphone, tablet, smartwatch. Da anni Apple è anche leader nella vendita di servizi digitali, con iTunes, il negozio online che ha praticamente creato il mercato della musica digitale, iBooks, Apple TV Movies, che permette di acquistare e noleggiare film.

Da un paio d'anni Apple ha aperto Apple Music, un servizio in abbonamento che permette di ascoltare tutta la musica che si vuole a un costo mensile. Ora, Apple vira decisamente verso questo nuovo modello applicandolo ad altri tre settori: l'informazione, i videogiochi e lo spettacolo.

I nuovi servizi

Lunedì Apple ha presentato Apple News+, un servizio che offre non solo notizie da fonti certificate ma anche abbonamenti a una selezione (piuttosto vasta, in realtà) di riviste e quotidiani, disponibile per ora solo in USA e Canada; Apple Arcade, un servizio su abbonamento per videogiochi, utilizzabili su iPhone, iPad, Mac o Apple TV; la nuova app Apple TV (che si chiama come il set-top box) che aggrega in un'unica esperienza praticamente tutti i servizi streaming meno uno (ma uno che pesa molto, Netflix); e soprattutto Apple TV+, il nuovo servizio streaming "made in Apple" con cui la casa di Cupertino scende direttamente in campo con le proprie produzioni.

Apple TV+

Più che un concorrente di Netflix, Apple TV+ appare come un concorrente di HBO, con l'ambizione di produrre serie di altissimo livello. Per ottenere questo risultato Apple ha investito una montagna di dollari, ma anche prestigio coinvolgendo nomi grossi del cinema e dello spettacolo, da Steven Spielberg a Oprah Winfrey.

Apple TV+ è sotto la responsabilità di Jamie Erlicht e Zack Van Amburg, arrivati in Apple un anno e mezzo fa da Sony Pictures Television, dove erano presidenti.

Molte le serie originali in produzione per questo servizio (tra le altre sappiamo anche della serie tratta dalla Fondazione di Asimov, di cui però nella presentazione non si è accennato).

Gli autori

Il primo video a fare la sua comparsa è The Storytellers Behind Apple TV+ e ci presenta nomi ecellenti come Sofia Coppola, Steven Spielberg, JJ Abrams, Ron Howard e altri che vi lasciamo il piacere di scoprire, i quali raccontano come per loro nasce e si sviluppa una storia, allo stesso modo in cui contemporaneamente sullo schermo vediamo un set prendere forma e vita.

Steven Spielberg
Steven Spielberg

In particolare è salito sul palco Steven Spielberg, raccontando come il suo primo contatto con la fantascienza è stato quando da bambino ha scoperto la rivista Amazing Stories; per questo la sua prima produzione per Apple sarà una serie antologica, intitolata proprio Amazing Stories, che porterà sullo schermo storie tratte dalla rivista. Sono intervenuti anche Jason Momoa e Alfre Woodard per presentare See, serie di fantascienza postapocalittica.

Jason Momoa e Alfre Woodard presentano <i>See</i>
Jason Momoa e Alfre Woodard presentano See

Apple TV+ sarà disponibile dall'autunno in oltre cento paesi, perciò plausibilmente anche in Italia. Sarà visibile usando l'app Apple TV, che attualmente è disponibile solo in USA e pochi altri paesi ma che per allora sarà resa disponibile ovunque, non solo su iPhone, Apple TV e iPad ma anche su Mac e su numerose smart tv.

Il costo dell'abbonamento non è stato annunciato.

Cosa resta da fare

Sembra sempre più chiaro che il mondo dell'intrattenimento, nel senso più vasto del termine, stia vivendo una nuova rivoluzione. Dopo il passaggio dalla carta al digitale ora si passa dall'acquisto all'abbonamento. Una strada aperta da Spotify e Netflix, e ora battuta da tutti gli operatori del settore.

Apple è già posizionata molto bene sulla musica, e ha ottime prospettive per i giochi e per i film. Restano fuori dalla sua offerta al momento due grandi settori: i libri, dove sembra aver un po' abbandonato la competizione, surclassata per ora da Amazon (che comunque non riesce più di tanto a imporre il suo servizio di abbonamento, Kindle Unlimited); e i fumetti, dove Apple potrebbe avere davanti un'autostrada, considerando la sua leadership assoluta nei tablet (il dispositivo migliore per leggere fumetti digitali) e la sua vicinanza, per ragioni storiche, con Disney.