Zona 42 è orgogliosa di presentare Cenere di Elisa Emiliani, un romanzo che narra una storia di amicizia e resistenza in un mondo virato nei toni oscuri di una distopia italiana prossima ventura.

È il diciottesimo volume della collana I libri dell'iguana, e il sesto di autore italiano, dopo quelli di Andrea Viscusi, Alessandro Vietti (due), Stefano Paparozzi e l'antologia Propulsioni di improbabilità.

Il libro

Quindi le cose eroiche bisognava farle prima. Prima che quell’incrostazione di attaccamento alla vita ti si appiccicasse addosso. Prima di avere delle responsabilità, o qualcuno da perdere. Ma prima o poi, lo sapeva, sarebbe tornata a galla e quei pensieri non sarebbero più stati suoi. Quel liquido nero si sarebbe ritirato lasciandola nuda nella sua mente. Una ragazzina. Senza madre e con un marchio sulla mano. Allegria.

Cenere è il racconto dell’estate in cui tre ragazze decidono di riprendere il controllo della propria esistenza. Ash alle prese con un padre sempre più distante, la Reba a cui servirebbero gambe funzionanti e Anna alla ricerca del suo amore perduto.Del resto, con il regime corporatista che incombe, cosa si può fare vivendo in provincia se cucinare cristalli o stordirsi di alcool non è più sufficiente? Le tre ragazze se lo chiedono spesso e inventano il Gioco. Una scappatoia, una strategia di sopravvivenza e l’unica possibilità che hanno per dare un senso a giornate di ordinaria disperazione. Nel frattempo intorno a loro tutto si fa più oscuro: la morte della Gramigna, un prete scomparso, un marchio a identificare chi non vuole o non può allinearsi al pensiero dominante.

La voce potente e appassionata di Elisa Emilani racconta una storia di amicizia e di resistenza. Di quelle amicizie che a sedici anni ti riempiono le giornate e che insieme alla speranza di una rivoluzione sono tutto quello che serve quando sei giovane e ti senti immortale.

L’autrice

Elisa Emiliani, faentina, classe 1986. Cresciuta a pane e fantascienza, ha presentato una tesi in Filosofia Semiotica dal titolo Problematiche filosofiche nella narrativa fantascientifica (analisi di Scorrete lacrime, disse il poliziotto di Philip K. Dick) che ha suscitato più sdegno che entusiasmo in commissione di laurea. Ha deciso di non intraprendere la carriera accademica e si è trasferita in Inghilterra, poi in un paesino sperduto della Galizia dove è nata l’idea di Cenere.

Nel frattempo ha scritto racconti per FantasyMagazine, Effemme e Speechless magazine, ha curato la rubrica Problemi d’identità seriale per la rivista Inkroci ed esplorato ambientazioni distopiche sul blog Philomela997. Nel 2017 ha frequentato la Bottega di Narrazione di Giulio Mozzi dedicandosi a nuove sperimentazioni narrative. È recentemente tornata nella Romagna faentina dove gestisce progetti di mobilità giovanile internazionale e scrive storie di incubi che filtrano in mondi quasi reali.

Ha un sito web: elisaemiliani.it

Elisa Emiliani, Cenere, Zona 42, 272 pagine, euro 12,90.