Ormai il momento è vicino, domani viaggeremo nel tempo per tornare su Krypton molto prima che diventasse detriti spaziali, ma non di meno afflitto da parecchi problemi interni.

E, come hanno spiegato gli showrunner a SFX, il passato non sarà più quello che ricordavamo.

Sfidare le aspettative

Spiega il produttore esecutivo Cameron Welsh, che l'aspetto importante della serie è che ha a che fare con un periodo relativamente inesplorato dell'universo DC Comics. Il che ha dato loro mano libera nella creazione di una intera mitologia, la sfida, dicono, è che il pubblico pensa già di sapere come finirà, ma loro vogliono sconvolgere quanto dato per scontato fino a oggi.

Le classi sociali

Krypton è divisa in classi sociali, la cui più bassa in realtà è chiamata i “senza classe” e sopravvivono a malapena nella capitale Kandor.

Poi ci sono la gilda dei legislatori e quella degli scienziati, quelle superiori, che includono il casato di Zod e quelli di El, e vivono nelle torri, che si ergono al di sopra della popolazione più povera. La tensione sul pianeta è palpabile.

La caduta

Quando incontriamo il nonno del futuro Kal-El, ovvero Seg-El (Cameron Cuffe), fa parte delle classi elevate, ma la sua vita prende velocemente una brutta piega. Il casato di El viene spogliato di ogni titolo e Seg-El deve crescere in mezzo ai senza classe, partendo senza avere nulla.

Ma non è il classico bravo ragazzo: ha un carattere tagliente e deve usare il suo cervello e i suoi pugni per andare avanti. 

La sua missione sarà di recuperare l'onore, restaurare il nome del suo casato e salvare il pianeta.

Non ci sono eroi

Seg-El è scollegato dal suo casato e tutto ciò che rappresenta, per cui parte del suo viaggio è rappresentato dal dover scoprire cosa significa, cosa vuol dire essere un El e le responsabilità associate a loro e al loro simbolo. Seg non è un eroe, ma si ritrova velocemente coinvolto in una situazione in cui ha bisogno di diventarlo. È il viaggio iniziatico di un eroe, e deve compiere tutti i passi classici di questo viaggio.

La rivoluzione

Il suo compito è enorme: deve far nascere la rivoluzione che porterà all'età dell'oro, alla generazione di Jor-El, perché è da questa era dell'oro che nascerà Superman. In questa fase Krypton è una teocrazia e se la navicella di Kal-El partisse in quel periodo, il Superman in arrivo sul nostro pianeta sarebbe molto diverso da quello che conosciamo. 

Il complotto

A complicare la vita di Seg è il complotto per impedire che Superman nasca del tutto. Ed è qui che la storia cambia: tutti sappiamo come si suppone che la storia finisca: il pianeta esplode e questa è la fine, perché il pubblico dovrebbe investirci del tempo?

Così scopriamo la cospirazione di alcuni cattivi del nostro presente che viaggiano indietro nel tempo di duecento anni su Krypton per prevenire la nascita di Superman, a partire da Brainiac e perfino Doomsday.

Molto rapidamente, la storia non parla più del passato, ma del qui e ora, del più grande supereroe dell'universo. Riuscirà a nascere? 

Krpyton diventa così una serie in cui tutto può accadere e i protagonisti sono questi villain dietro il complotto.

Ma non di soli cattivi vive la serie: ad aiutare Seg arrivano dal futuro personaggi come Adam Strange (Shaun Sipos) e Hawkman, per citarne solo alcuni.

La creazione di un mondo

Raccontare Krypton nel periodo precedente Jor-El è stato fonte di molta libertà ma anche responsabilità, gli autori dovevano rimanere in equilibrio tra il mito che conosciamo e il desiderio di raccontare una storia più realistica e con i piedi per terra.

Il tutto però senza dimenticare la loro principale fonte di ispirazione: il primo Superman con Christopher Reeve e il modo in cui il pianeta era stato, seppur brevemente, rappresentato: tra vere scenografie e computer grafica, il loro desiderio era ricreare quel sense of wonder di un tempo.

Krypton debutta il 21 marzo su Syfy, vi lasciamo con il trailer e la featurette intitolata Making of the Legend, buon viaggio indietro nel tempo. E chissà che tornando a casa non scopriate che, forse, Krypton sia ancora lì.