Otto milioni di copie vendute in tutto il mondo, triplo disco di platino in Gran Bretagna, doppio disco di platino negli Stati Uniti.

OK Computer, il terzo album in studio dei Radiohead, pubblicato nel 1997, è stato senza dubbio un grande successo commerciale. Ma è soprattutto un capolavoro, una di quelle opere che segnano un'epoca e mettono d'accordo critica e appassionati, senza dubbi e senza incertezze.

Anche se non possiamo definirlo un concept album, è di sicuro un disco intriso di fantascienza già dal titolo. Non è tuttavia il tipo di fantascienza che il titolo sembra promettere. "OK Computer" è una citazione dalla Guida galattica per gli autostoppisti, il libro di Douglas Adams pietra miliare di quella che, con un pizzico di semplificazione, possiamo definire "fantascienza umoristica". "OK Computer" è la frase che Zaphod Beeblebrox, personaggio con due teste e tre braccia, ripete più volte nel corso del libro.

Un album di fantascienza umoristica dunque? L'esatto contrario. Sì, perché da quella frase e del contesto in cui viene pronunciata, Thom Yorke e soci non estrapolano l'aspetto ilare ma quello frustrante di un'umanità alienata, ossessionata dalle macchine e dalla dipendenza da queste. Siamo insomma molto più vicini a 1984 di Orwell che all'opera di Adams.

Questo non toglie che il riferimento alla Guida Galattica possa essere presente in più punti nel disco. In Airbag, ad esempio, la canzone d'apertura. Da un lato è chiara l'atavica paura di Thom Yorke per le automobili, ricordo di un incidente di gioventù.

In a fast German car

I'm amazed that I survived

An airbag saved my life

La strofa successiva, ripetuta più volte, potrebbe essere un riferimento alle vicende della Guida Galattica.

In an interstellar burst

I'm back to save the universe 

In Paranoid Android, primo singolo estratto dall'album e una delle canzoni più note della discografia della band, il richiamo ad Adams è esplicito. Marvin l'androide paranoico (che, a dirla tutta, è più depresso che paranoico) è uno dei personaggi principali della Guida Galattica. Più complicato dare un significato alla canzone che, nei suoi quasi sette minuti, appare come un'opera tanto geniale quanto complessa a causa dei continui cambi di ritmo tipici di composizioni che rimandano al progressive rock, ma anche alla beatlesiana Happiness Is a Warm Gun.

L'unica attinenza tra il videoclip (censurato da MTV) e la canzone è nel senso di straniamento che riescono a trasmettere.

Subterranean Homesick Alien è un omaggio a Bob Dylan e al suo Subterranean Homesick Blues ma è soprattutto un'amara riflessione sulla realtà: il protagonista della canzone spera di trovarsi su un'astronave con gli alieni che possano mostrargli il mondo non come è, ma come vorrebbe che fosse.

I wish that they’d sweep down in a country lane,

late at night when I’m driving.

Take me on board their beautiful ship,

show me the world as I’d love to see it.

Anche qui potremmo trovare un riferimento alla Guida Galattica. Voluto o no, forse non lo sapremo mai.

I’d show them the stars 

and the meaning of life

Exit Music (For a Film) è un brano splendido che non ha riferimenti espliciti alla fantascienza. Però ben si adatta alla fantascienza, visto che è finito nella colonna sonora di ben due serie TV fs: lo ritroviamo in Shut Up and Dance, terzo episodio della terza serie di Black Mirror e, in versione orchestrale, nell'episodio finale della prima stagione di Westworld.

Il fulcro della distopia orwelliana di OK Computer è nella parte centrale del disco, con l'accoppiata Karma Police / Fitter Happier.

La "karma police" rimanda alla "thought police", la Psicopolizia che in 1984 è incaricata di prevenire gli "psicoreati". Alla karma police viene denunciato chiunque abbia comportamenti ritenuti non convenzionali.

Karma police

arrest this man,

he talks in maths,

he buzzes like a fridge,

he’s like a detuned radio.

Il videoclip rende alla perfezione il senso d'angoscia di una delle canzoni più note e più belle dei Radiohead.

In Fitter Happier una voce computerizzata scandisce le istruzioni per una vita felice e di successo. Ma diventa subito chiaro che l'ideale che viene imposto è quello di un'esistenza piatta e allineata alla massa.

La stessa forma di rassegnazione e di conformità a uno stile di vita che altri hanno modellato per noi è alla base della splendida No Surprises.

I’ll take a quiet life,

a handshake of carbon monoxide,

with no alarms and no surprises.

Il senso di claustrofobia dei versi della canzone contrasta con la musica quasi infantile, mentre è perfettamente assecondato dal videoclip: un unico piano sequenza sulla testa di Thom Yorke chiusa in una boccia di vetro che si riempie progressivamente d'acqua.

Electioneering è un'amara riflessione sui politici privi di scrupoli, Climbing Up the Walls è probabilmente incentrata sulle malattie mentali.

Lucky è insieme a Let Down una delle canzoni "positive" del disco. Che si conclude con The Tourist, un altro inno all'alienazione, stavolta incentrato sui ritmi frenetici dettati dalla vita moderna.

In occasione dei vent'anni dell'album è pronta una nuova uscita. OKNOTOK è un doppio disco contenente i dodici brani della versione originale di OK Computer e undici canzoni: otto erano già state pubblicate come lati B, tre sono inedite. Tra queste la bellissima (e inquietante) I Promise.