Trieste, città di confine e mescolanza, è perfetta per accogliere un festival di fantascienza. Il Trieste Science+Fiction, creazione del centro ricerche La Cappella Underground, ha superato ormai i tre lustri d’età, accogliendo negli anni ospiti internazionali del calibro di Terry Gilliam, John Landis, Roger Corman, George Romero, Dario Argento e Arthur C. Clarke. Talvolta anche beccando dei futuri big. Lo sconosciuto regista Gareth Edwards, ora noto ai più come il regista di Godzilla, anni fa aveva stupito tutti raccontandoci di persona come Monsters fosse stato creato in un garage. A pensarci bene è riduttivo pensare al S+F come a un semplice festival del cinema di fantascienza. In realtà è una sorta di container in cui finiscono anche letteratura, fumetti, videogame, futurologia e molto horror.

Iniziamo questa sedicesima edizione tuffandoci di lunedì sera alla festa d’inaugurazione dentro al Teatro Miela (una delle sedi principali del festival), trovando una sala strapiena per il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Davide Toffolo, leader della band, quest’anno messo il suo talento di illustratore al servizio del S+F disegnando le grafiche ufficiali. "L'idea era una coppia di aliene lesbiche" ci confida dopo il concerto. Risulta particolarmente azzeccata come situazione per la notte di Halloween: si fa fatica a distinguere i fan del gruppo (con le loro tipiche maschere da morto) dai normali festeggianti.

Il S+F è quasi sempre nello stesso periodo e gioca moltissimo sulla festa di Halloween ci dice Aleksander, 27 anni. Anche per il periodo in cui si tiene l’evento si sfoga Federico, 40 anni, l’horror è sempre presente nelle scelte di programmazione, ma non a tutti la cosa piace. Se uno va a vedere della fantascienza, quella vuole!

Sarà. Ma a noi l’horror piace.