In questi giorni è stata diramata quella che potrebbe essere la notizia più importante della storia del genere umano. Eppure probabilmente non l'avete vista nei telegiornali, né letta sui quotidiani. Forse, se frequentate i social network, potreste averla vista rimbalzata da siti scientifici o "nerd" americani.

Cos'è successo?

Nei giorni scorsi è stato reso noto al pubblico che SETI, il team che usa radiotelescopi per cercare segnali provenienti da civiltà extraterrestri, avrebbe segnalato un "candidato" molto particolare. In sostanza avrebbe captato un segnale che potrebbe provenire, appunto, da una fonte artificiale e intelligente.

La scoperta sarebbe avvenuta in realtà lo scorso marzo, ma tenuta riservata. La scoperta sarebbe avvenuta presso la radiotelescopio russo di Zelenchukskaya. Il giornalista Paul Glister lo è venuto a sapere e ha diffuso la notizia il 27 agosto.

Il radiotelescopio di Zelenchukskaya che ha captato il segnale.
Il radiotelescopio di Zelenchukskaya che ha captato il segnale.

Il segnale, molto forte, viene dalla stella HD164595, nella costellazione di Ercole, situata a soli 95 anni luce dalla Terra. I due scienziati che se ne occupano sono il russo Nikolai Bursov e l'italiano Claudio Maccone, già ricercatore alla Alenia Spazio e ora presidente del SETI Permanent Committee.

Il segnale sembra rispondere al profilo di un segnale inviato da una fonte intelligente, anche se lascia perplessa la sua potenza, che richiederebbe l'energia di una stella; la civiltà dovrebbe quindi essere decisamente più avanzata della nostra.

Fin qui la stampa; andando a vedere cosa ne pensano persone che lavorano quotidianamente per SETI l'entusiasmo è molto più moderato. Il segnale viene considerato abbastanza comune e non sembrerebbero esserci ancora prove decisive che non si tratti di un fenomeno naturale, o addirittura qualcosa di origine umana inviata da un satellite di passaggio.

Seguiremo la vicenda, naturalmente.