Aveva girato poco più di una ventina di film, più qualche film per la tv e qualche telefilm, ma è stato certamente tra gli attori più amati e che più hanno fatto divertire il pubblico cinematografico.

Nato Jerome Silberman a Milwaukee, nel 1933, Gene Wilder impara a recitare (e a tirare di scherma) in Inghilterra. Tornato in patria entra all'Actors Studio. Nel 1963 ottiene una parte in uno spettacolo con Anne Bancroft; qui conosce il fidanzato dell'attrice, Mel Brooks, anche se passeranno cinque anni prima che Brooks riesca a mettere in piedi il suo primo film, chiamando Wilder per il ruolo di Leo Bloom in The Producers (Per favore, non toccate le vecchiette).

Non ha avuto contatti con la fantascienza, Gene Wilder, se si esclude il suo capolavoro, Young Frankenstein (in Italia Frankenstein Jr.) tratto dal romanzo di Mary Shelly che, secondo alcuni, è il primo vero romanzo di fantascienza.

Scritto insieme a Brooks, interpretato nel ruolo del protagonista, il nipote del famoso Barone von Frankenstein che, dapprima scettico, finisce per seguirne le orme, il film otterrà la nomination all'Oscar, che non vincerà battuto peraltro nientemeno che da Il padrino parte seconda; vincerà però il premio Hugo come miglior film fantastico del 1974.

Degli interpreti principali del film Wilder era tra gli ultimi sopravvissuto: Marty Feldman (Igor) era morto nel 1982; Madeline Kahn (Elizabeth) nel 1999 e Peter Boyle (la creatura) nel 2006. Restano in vita Teri Garr (Inga) e Cloris Leachman (Frau Blücher).

Tra gli altri film memorabili C'era una volta il west, Mezzogiorno e mezzo di fuoco e il fantastico Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato.

Negli ultimi anni si era ritirato dalle scene. L'ultima apparizione nel 2002 in un paio di episodi della serie Will & Grace, apparizione che gli vale un Emmy.