Acqua su Marte. Qualcuno potrebbe avere una sensazione di deja vu; ma la NASA non aveva già annunciato di aver trovato acqua su Marte? Anche più di una volta? 

Non proprio. In effetti più di una volta è stato annunciato, anche con una certa enfasi, la scoperta di indizi che testimoniavano l'esistenza di acqua in qualche epoca del passato, remoto o meno. Questa volta, per la prima volta, la NASA annuncia di aver rilevato la presenza di acqua sulla superficie del pianeta, oggi.

Le prove che l'acqua sia esistita su Marte in epoche remote, 4,5 miliardi di anni fa, sono ormai relativamente accertate. Secondo le teorie attuali a quell'epoca circa il venti per cento della superficie del pianeta era coperta da oceani. Curiosity aveva trovato tracce di un antico lago e in seguito di quello che probabilmente era stato una sorta di fiume.

Oggi è stato annunciato il risultato di una ricerca svolta invece dall'orbita, dal Mars Reconnaissance Orbiter, sonda che ruota attorno a Marte da otto anni, che ha studiato alcuni pendii dove erano stati in precedenza rilevate variazioni di minerali ferrosi. Il sospetto era che queste variazioni fossero causato dallo scorrere di acqua.

Con una nuova ricerca sono stati raccolti dati spettrometrici dai quali si è capito che le linee scure su questi pendii sono composte da sali all'interno dei cui cristalli si trova acqua.

Più che acqua salata, insomma, dovremmo dire che si tratta di sale umido, ma questo non toglie nulla alla rilevanza della scoperta. Resta ancora da capire da dove arriva questa acqua, se dall'umidità nell'atmosfera, da uno strato di ghiaccio o da una falda sotterranea.

Per Andy Weir e Ridley Scott la buona notizia è che questa scoperta non cambia le carte in tavola per Mark Watney, il loro astronauta abbandonato in The Martian, perché l'acqua scoperta dall'MRO sarebbe stata praticamente impossibile da utilizzare ai fini della sopravvivenza. I coloni che si specchiano nel laghetto su Marte come nel racconto di Bradbury, insomma, sono ancora fantascienza.