Con Mater Maxima Donato Altomare si è aggiudicato l'ambito premio Urania di questo anno. Solitamente si è abbastanza scettici nei confronti della SF made in Italy e ancor più lo si è quando si tratta di un premio Urania; tuttavia, in questo caso, lo scetticismo non serve, perché Donato Altomare ha scritto un romanzo che non ha nulla da invidiare ai grandi nomi della fantascienza statunitense, francese, inglese, tedesca. Mater Maxima è un romanzo scritto con humour, con fervida immaginazione e cosa che non guasta affatto è scritto in un ottimo italiano.

Purtroppo sulla SF pesa la tara di esser tradotta in fretta e malamente, il risultato non può che essere nefasto: quello che poteva essere un romanzo potenzialmente bello viene inesorabilmente 'affondato e storpiato' dalla traduzione in un italiano spesse volte abborracciato e assolutamente scevro di poesia. Donato Altomare scrive in un ottimo italiano; Mater Maxima, oltre ad essere un raro esempio di geniale fantasia made in Italy, è anche esempio di buona poesia. L'autore è nato nel 1951 e per molti anni ha pubblicato su riviste specializzate e amatoriali una quantità considerevole di racconti e articoli.

Mater Maxima è un romanzo che propone una visione del futuro decisamente attuale: Gabriel è un Sognatore, un uomo in grado di proiettare i sogni nell'ambiente esterno per tradurli in motivo di spettacolo di massa. Gabriel si prova in gare del tutto innocue, non perché non sia in grado di creare spettacolari sogni, ma gli conviene partecipare a molte gare, raccogliere il bottino e uscirne vincitore senza doversi impegnare poi troppo per vincere. Ma un giorno la normale routine della sua vita di Sognatore viene interrotta: costretto, o quasi, a partecipare ad una gara sul Satellite, Gabriel presto si rende conto che del marcio gli è stato nascosto al momento dell'ingaggio. In una stanza ad accesso vietato, Gabriel riesce a fare irruzione e quello che scopre non gli piace: oltre duecento bambini sono in animazione sospesa. Gabriel non riesce a capire il motivo di una simile nefandezza nei confronti di quei poveri fanciulli, ma ha ben poco tempo per pensarci perché subito i satellitari gli sono addosso e, molto gentilmente, lo invitano a tornare nelle sue stanze. Gabriel non si arrende: intuisce che la gara fra Sognatori che si sta svolgendo sul Satellite è qualcosa che trascende la sua comprensione, indubbiamente la gara nasconde qualcosa di assai importante, anche se non sa dire di cosa si possa trattare. Un fatto è certo: sul satellite sono stati raccolti i migliori Sognatori in circolazione... No, non è una semplice gara. I satellitari non vogliono (e non intendono) decretare il vincitore fra i Sognatori; durante un party Gabriel viene avvicinato da una figura femminile che in tono di supplica gli chiede di aiutare il Satellite... Gabriel non comprende, non può comprendere. Le gare fra Sognatori continuano a svolgersi e in lizza rimangono solo i due più bravi, ovvero Gabriel detto Il Primo e Il Barba. Quando Il Primo è sul punto di vincere viene attaccato alle spalle e perde i sensi; Il Barba viene decretato vincitore... Intanto Gabriel rinviene e scopre di aver perso l'ultima sfida per abbandono: la sua rabbia è grande, ma alla fine sembra rassegnato a tornarsene sulla Terra. Gli viene dato il foglio di via: in fondo gli poteva andare peggio; avendo partecipato al torneo Gabriel è comunque sicuro di portare a casa un sicuro bottino, ovvero la libertà. Al momento dell'ingaggio gli era stato promesso che indipendentemente dall'esito della gara il suo contratto matrimoniale sarebbe stato stralciato; e i satellitari avevano mantenuto la promessa. Gabriel poteva ritenersi un Sognatore libero senza una moglie il cui unico scopo era di affondarlo nella miseria. No, non gli era andata male dopotutto. E' sul punto di imbarcasi per ritornare sulla Terra, ma viene trattenuto: alcuni satellitari preposti all'ordine del Satellite lo invitano a seguirli. Gabriel immaginava che tutto era troppo bello per essere vero...

Il Primo viene portato a cospetto di Latino, uno dei più importanti rappresentati delle famiglie che abitano il Satellite; la moglie di Latino spiega a Gabriel che Il Barba ha fallito... Ma fallito in cosa? Gabriel ottiene parzialmente le risposte che cerca: Mater Maxima, o meglio MM003, il computer che controlla pressoché tutte le attività tecniche e vitali del Satellite ha preso in ostaggio i figli dei satellitari. Il motivo: i bambini in animazione sospesa sono nati da un utero materno naturale e non da uno artificiale. In qualche modo il computer si è sentito offeso e ha visto nei figli naturali dei satellitari una minaccia. MM003 è molto potente quanto arrogante: per gli abitanti del Satellite, l'unica possibilità di dare una speranza di un futuro migliore ai loro figli è stata quella di metterli in animazione sospesa. Ma perché? Mater Maxima grazie al suo grande potere era in grado di provocare seri disturbi fisici e psichici nei bambini; per i satellitari l'unico modo per salvarli dall'ira di MM003 era stata quella di metterli a morte, almeno temporaneamente.

Ma c'è una labile speranza: la misteriosa opzione Tre, che ha qualcosa a che fare con i sognatori...

Mater Maxima è un buon romanzo, scritto con abilità, una storia ricca di poesia che si lascia leggere tutta d'un fiato, delude solo un po' il finale forse non del tutto verosimile. Il romanzo è un ottimo esempio di come anche gli italiani siano in grado di produrre - che dico! - di creare della buona Fantascienza.