Chi segue la fantascienza da tempo lo sa: a parte Urania, che però si muove nei circuiti delle edicole, la parola fantascienza era ormai scomparsa da tempo dalle copertine dei libri. Per un certo periodo ci ha provato Delos Books a riportarla sugli scaffali, grazie alla collana Odissea Fantascienza, ma poi si è capito che il pubblico generico, quello più vasto e poco avvezzo ai generi letterari e ai loro sentieri labirintici, aveva una certa avversione per le “etichette”, e dunque anche Odissea si è privata della tanto temuta parola, a dire dei librai capace di allontanare i lettori.
Adesso, però, forse complici anche le categorie degli store online, che non solo presentano senza problemi l’indicizzazione di questo genere letterario, ma stanno dimostrando che i titoli di fantascienza vendono molto bene, soprattutto in ebook, questo termine sembra voler tornare a fare capolino un po’ ovunque, per riprendersi un minimo dello spazio che gli dovrebbe essere garantito.
Fantascienza in libreria
L’operazione appare poi più interessante quando a scendere in campo con questi propositi è la più grande casa editrice italiana, Mondadori, che a partire dal mese di giugno (per l’esattezza dal giorno 3), e per tutta l’estate, proporrà ai frequentatori delle librerie italiane una serie di volumi molto interessanti, che si rifanno alla fantascienza classica non solo per le magnifiche copertine realizzate da Franco Brambilla, la “firma” ormai decennale delle cover di Urania, ma soprattutto per la coraggiosa dicitura ostentata in copertina, che non si fa scrupolo di occhieggiare agli appassionati della science fiction. La scritta I GRANDI CAPOLAVORI DELLA FANTASCIENZA, con il suo gusto retrò e un inconfondibile sapore d’altri tempi, allarga il cuore ai tanti che non solo non si sono mai vergognati di questo genere letterario, ma anzi hanno sempre rivendicato con forza l’appartenenza al mondo della SF, storcendo la bocca di fronte alla decisione maturata nel tempo da parte degli editori di far scomparire la parola “fantascienza” dalle copertine dei libri.
I titoli
Questo gradito ritorno per il momento prevede solo un lampo di ottima fantascienza d’annata, con sei romanzi imperdibili sorattutto per i giovani, che forse non hanno ancora avuto modo di leggerli, ovvero Viaggio allucinante di Isaac Asimov, Destinazione stelle di Alfred Bester, Le sabbie di Marte di Arthur C. Clarke, Universo di Robert A. Heinlein, I reietti dell’altro pianeta di Ursula K. Le Guin e Il giorno dei Trifidi di John Wyndham.
Gli ebook
I sei volumi saranno disponibili anche in edizione elettronica: per tutti e sei si tratta della prima uscita in ebook, in particolare per Isaac Asimov è il primissimo ebook in lingua italiana: Mondadori dice che presto seguirà anche il resto della sua produzione fantascientifica.
Le copertine
Inutile raccontare le trame di questi capolavori della fantascienza anglosassone. Invitiamo però a guardare le magnifiche copertine che sono state realizzate da Franco Brambilla e che porteranno una nota di colore nelle librerie, insieme a un afflato di speranza da parte di chi si augura che la fantascienza torni a sfoggiare titoli, autori e copertine senza remore e senza vergogna, proprio come si faceva un tempo, quando il termine ideato da Giorgio Monicelli per indicare la science fiction non era ancora stato bandito dalla grande distribuzione.
La fantascienza è tornata. Viva la fantascienza!
40 commenti
Aggiungi un commentoMa quasi.
Se esce in DVD restaurato e super figo Tempi moderni di Chaplin (1936) tutti i cinefili plaudono all'iniziativa, anche se poi magari uno su mille lo compra. Ma comunque plaudono.
Mutate le mutandis, sarebbe come se gli stessi cinefili dicessero, ma cavolo, Chaplin, è del '36, perchè non esce l'opera omnia di Kubrick? O di Cameron? Perchè non fanno tutta la filmografia di Hitchcock?
Che poi, poveraccia, la Mondadori, non solo è colpevole di fare 6 romanzi in 6 libri (quando la richiesta, vedo, è di fare 80 romanzi nei primi 6 libri), ma pure non dice che finisce qua, anzi, per quanto si sa, potrebbero poi diabolicamente mandare alle stampe altri 660 romanzi, dunque, almeno si aspettasse un momentino....
Premessa: In italia lo sport nazionale non è il calcio come molti credono ma il lamento. Ci lamentiamo dei politici ma si continua a votare sempre le stesse persone. Ci si lamenta delle raccomandazioni, ma quando se ne ha bisogno si cerca sempre l'amico che ... ecc...
Purtroppo anche in questa teorica elite, così la chiamo perché considero generalmente l'amante della fantascienza una persona con una coltura superiore alla media, soffre di questa italaca malattia.
Venendo alla fantascienza sono combattuto, da un lato si può giustificare una certa critica, perché anch'io preferire vedere pubblicato qualcosa di nuovo, per esempio Ancillary Justice di Ann Leckle, visto che sta vincendo tutto, o Blackout/All Clear della Willis se volgiamo qualcosa di più datato. Allo stesso tempo trovo impensabile che i grandi classici siano relegati alle bancarelle e/o non esistano in ebook, problema che mi sorpreso scoprire esiste anche per il mercato anglosassone (vedi C.J. Cherryh).
Personalmente la mia soluzione è la lettura in lingua originale; ormai compro qualcosa in italiano solo se conviene veramente, senza contare che ho una marea di libri da leggere dai tempi delle mega-offerte dell'Editrice Nord per cui limito gli acquisti.
Per gli altri l'ideale sarebbe avere una maggior numero di volumi pubblicati ... ma probabilmente comporterebbe vendite minori
Di conseguenza ogni volta che qualcuno pubblica qualcosa, gli "altri" si lamentano. Sul fatto che chi compra libri di cucina non si lamenta, beh credo il problema sia dovuto al fatto che nel nostro ambiente ha una tipologia di appassionati fortemente partecipe, cosa che dubito abbiano i libri di cucina (o altri generi)
Resta il fatto che vi è questa tendenza a porsi con arroganza nei confronti di chi lavora per servirci (una completa mancanza di empatia?).
Esempio banale, spesso mi capita di trovarmi in coda e sentire gente che si lamenta in modo veramente insopportabile, come se questi non avessero mai lavorato in vita loro o fossero degli stacanovisti superefficienti ...
Chi per lavoro pubblica libri di fantascienza (o qualunque altra cosa) lo fa per mangiare e ben che faccia un lavoro che ama, alla fine del mese deve mangiare, pagare le bollette, ecc... come tutti gli altri; ricordasi questo forse aiuterebbe a godersi un po' di più la fantascienza a tutti lettori ed professionisti del settore.
Dici?
Non ne sono poi cosi' convinto.
Piu' o meno anche negli altri generi ed in altre nicchie di interesse il mugugno imperversa.
Deve esserci un numero di appassionati sufficiente a rendere vivace la polemica e non troppo grande da far sparire nel nulla la voce dei singoli.
Pero' dicevo la mia impressione e' che gli appassionati, fantascienza horror libri di cucina (e ci sono guerre sante a riguardo...), cerchino nicchie in cui rifugiarsi e nelle quali manifestare la propria personalita' oltre quanto realmente pensano ed oltre quanto realmente fruiscono, magari in maniera un po' sterile ma funzionale ad un certo senso di partecipazione sociale.
Insomma, siamo una manica di Carbonari.
(che poi la Carboneria letteraria...)
Ad ogni modo e' abbastanza normale che in un momento di minimo storico di vendite si vada sui testi noti, che bene o male vengono sempre venduti, e che magari sono gia' in "possesso" degli editori.
Gli editori minori comunque vendono anche autori contemporanei e non cosi' noti al grande pubblico (mi avete fatto una testa tanta con Scalzi al punto da incuriosirmi, per dire).
Comprarli e' l' unica maniera per convincere gli stessi a continuare a pubblicarli.
Pero' i fondi sono scarsi ecc ecc
Ma a quanto pare sono usciti tutti nel mese di Giugno ? Comunque a Torino continuano ad esporre vampiri nella zona fantascienza . Su 5 librerie solo una aveva " viaggio allucinante " e " universo " .. Ci vuole un poco di coraggio anche daparte delle librerie non pensate ?
Assolutamente d'accordo. Per quanto il mio occhio noti sulle copertine la dicitura "I GRANDI DELLA FANTASCIENZA" senza la parola "Capolavori", però l'entusiasmo palpabile della Redazione rende perdonabile il lapsus, quanto mai azzeccato.
W la fantascienza!
Complimenti alla Mondadori per l'idea e al mitico Franco Brambilla per le copertine.
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