Edizioni E/O pubblica il romanzo La prova nascosta (Le coin du voile, 1996) della scrittrice francese Laurence Cossé, già pubblicato da Garzanti del 1997 con il titolo La sesta prova. Da sempre i massimi filosofi e grandi studiosi di teologia hanno cercato una prova razionale dell'esistenza di Dio. Lo stesso San Tommaso aveva enumerato cinque vie, nessuna delle quali può essere ritenuta conclusiva. L'autrice si è posta la domanda: cosa accadrebbe se venisse provata in modo inconfutabile l'esistenza di Dio? Se Dio smettesse di essere oggetto di fede e diventasse un fatto reale, concreto, certo? Se il bene e il male avessero una spiegazione logica, se il mistero dell’esistenza smette di essere un mistero?

Tutto inizia una sera del maggio 1999 (il romanzo è stato pubblicato nel 1996) quando Bertrand Beaulieu, fratello dell'Ordine dei Casuisti (leggasi Ordine dei Gesuiti) e direttore di un importante giornale di teologia, nel rispondere alle lettere di vari lettori, apre una busta che contiene sei fogli scritti a mano con la prova inconfutabile dell'esistenza di Dio. L'autore è un ex prete in pensione il quale, interrogato da Bertrand, afferma che la scrittura di quei fogli è avvenuta per rivelazione divina.

Quei fogli così importanti vengono immediatamente portati al padre provinciale e poi letti da altri importanti esperti di teologia. Tutti restano folgorati dall'evidenza della prova. Le autorità sia religiose che politiche sono incerte se diffondere la notizia a tutti i popoli della Terra per paura di scatenare una serie di destabilizzanti reazioni a catena, timorose soprattutto di perdere i loro privilegi in un eventuale mondo nuovo votato al bene. Ed è uno scenario che la Cossé affronta con ironia, immaginando le convulse iniziative messe in atto dal governo francese e dal Vaticano per occultare la prova: un balletto tra Roma e Parigi che diventa critica sferzante delle gerarchie della Chiesa. 

Un romanzo di fantascienza e nel contempo un thriller teologico che avvince il lettore ponendogli anche la domanda di cosa farebbe e quale sarebbe il suo atteggiamento se fosse provata l'esistenza di Dio.

L'autrice

Laurence Cossé è autrice di numerosi romanzi di successo in Francia, per i quali ha ricevuto vari premi tra cui il Prix de la Table Ronde Française, il Prix du jury Jean Giono, il Prix Roland de Jouvenel e il Prix Ciné Roman Carte Noire. Vive a Parigi. Nel 2010 le Edizioni E/O hanno pubblicato La libreria del buon romanzo, nel 2011 L'incidente e nel 2012 Mandorle amare.

La quarta di copertina

Perché il padre provinciale dei Casuisti e l'arcivescovo di Parigi tremano alla sola idea di leggere un documento teologico? Come mai il primo ministro di Francia si ritrova a curare le rose del giardino con un sorriso ebete sulle labbra invece di dedicarsi agli affari di Stato? Cosa porta il più insigne teologo del momento ad abbandonare la ricerca dotta per andare a fare l'eremita su una montagna? Sono solo alcune delle strane cose che accadono quando, un giorno, viene scoperta la prova inconfutabile dell'esistenza di Dio. Il fatto è che se Dio smette di essere oggetto di immaginazione o di fede per diventare un fatto certo, se il bene e il male hanno una spiegazione logica, se il mistero dell'esistenza smette di essere un mistero, succede che il mondo va sottosopra. I primi a confrontarsi con la possibilità di un mondo ribaltato sono cinque insigni teologi, da una parte illuminati, anzi folgorati, dall'evidenza della prova, dall'altra incerti se divulgarla al mondo scatenando una serie di destabilizzanti reazioni a catena. Ma non saranno i soli... È uno scenario che Laurence Cosse affronta con ironia, immaginando le convulse iniziative messe in atto dal governo francese e dal Vaticano per occultare la prova: un balletto tinto di giallo tra Roma e Parigi che diventa critica sferzante delle gerarchie della Chiesa e dello Stato.

Laurence Cossé, La prova nascosta (Le coin du voile, 1996)

Traduzione Alberto Bracci Testasecca

Edizioni E/O, collana Dal Mondo, pagg. 233, euro 16,00