Sono due gli uomini le cui azioni vengono osservate al microscopio dai media legati all'entertainment. JJ Abrams, più incline a raccontare i suoi piani per Star Wars: Episode VII e il volto prossimo venturo di Bruce Wayne, ovvero Ben Affleck, che dopo ben tre film altamente lodati da pubblico e critica come regista (Gone Baby Gone, The Town, Argo), ha accettato la sfida più difficile: varare la nuova era cinematografica di Batman nel prossimo sequel di Man of Steel, non ufficialmente intitolato Batman vs Superman.

Mentre Warner porta avanti la preproduzione che porterà alle riprese dell'anno prossimo, Affleck trova il tempo di accettare un thriller come attore, Gone Girl, diretto da David Fincher e basato sul romanzo da noi intitolato L'amore bugiardo di Gillian Flynn, mentre si prepara a entrare nella Batcaverna.

In questi giorni è stato intervistato da Playboy Magazine (sì, non ci sono solo foto) e ha raccontato come tutto è cominciato e in che direzione vuole muoversi il concept creato da Zack Snyder e David Goyer. Per cominciare, quando la notizia era spuntata online aveva fatto esplodere un vulcano di critiche: "Mi aspettavo quella reazione. Gli executive della Warner mi hanno detto Devi avere ben chiaro in cosa ti stai infilando".

E sono andati oltre: "Mi hanno mostrato le reazioni degli anni passati verso gli attori che erano stati scelti per il ruolo (o per quello del Joker, vedi Heath Ledger), dicendomi che quella sarebbe stata la reazione iniziale".

Eppure inizialmente non era convinto: "Quando mi chiesero se volevo interpretare Batman dissi che non mi ci vedevo nel ruolo e che preferivo non accettare. Loro mi risposero che in realtà rientravo perfettamente nello stile con cui si stavano avvicinando al personaggio e di dare prima un'occhiata a ciò che Snyder stava preparando. E quel materiale era incredibile".

Ciò che lo ha colpito è che "si trattava di una visione unica nel suo genere, eppure coerente con la mitologia di Batman. Mi ha entusiasmato. Improvvisamente ho capito il cuore del personaggio. Quando il pubblico lo vedrà avrà più senso di quanto non appaia adesso o di quanto lo avesse avuto inizialmente per me."

Ovviamente l'argomento si sposta poi sul paragone più immediato, il Batman di Christian Bale: "Non voglio svelare troppo, ma il concetto dietro il nuovo Batman è di ridefinirlo completamente, in un modo che non lo mette in competizione con la versione di Nolan e Bale ma che pure esiste nei canoni del fumetto". E aggiunge: "È un Batman più vecchio e più saggio, in particolare nel modo in cui si relaziona con il Superman di Henry Cavill".

Infine, quanto lo preoccupa la reazione ostile dei fan? "Mi rendo conto di essere in svantaggio, ma anche che se hai miei occhi il risultato sembrasse un altro Daredevil, sarei fuori a protestare contro me stesso. Perché dovrei fare un film se non penso che sarà ottimo e che io sarò in grado di farlo al meglio?"

Non si può non ammirare l'onestà di Affleck. Aspettare il 17 luglio 2015 sarà una lunga attesa.