Martedì 19 novembre è andato in onda negli Usa l'episodio numero otto di Agents of SHIELD, intitolato The Well e gravato da un compito non indifferente: partire da dove finiva Thor: The Dark World, in un originale connubio cinema/tv che faceva sia da (sorta) di sequel che da spin-off letterale.

L'esperimento è andato più che bene e il telefilm ha visto risalire i suoi rating a 2.4 punti nella fascia 18-49, dopo essere arrivato a 2.2 con l'episodio precedente, segno che la discesa dovrebbe essersi fermata e che il telefilm ha consolidato il suo pubblico ben al di sopra del punto in cui la ABC comincia a interrogarsi se tenere in onda o meno un telefilm (più o meno intorno agli 1.9-1.8 punti).

Visto che da noi il film è appena uscito, mentre nel resto del mondo ha raggiunto la notevole cifra di 504 milioni di dollari (aggiornata al 21 novembre), non vi racconteremo cosa ha raccontato a TV Guide Jed Whedon (fratello di Joss e uno dei due showrunner della serie) relativamente alla trama dell'episodio, ma passeremo a ciò che questo significa nel grande schema della serie.

"L'episodio Thor-centrico è parte dei nostri piani per espandere il mondo del team nella seconda parte della stagione," racconta Whedon. "Vogliamo sviscerare il nostro mondo. Il marchio Marvel porta con sé un bel po' di facce familiari. Ora vogliamo approfondire questo mondo con i personaggi già presenti e quelli che introdurremo, per mostrare l'intera organizzazione di cui fa parte il team dell'agente Coulson/Clark Gregg. E in questo modo ci divertiremo moltissimo."

Ma entrare nei meccanismi dello SHIELD significa portare Coulson più vicino a scoprire la verità sulla sua morte: "È una domanda che brucia dentro di lui, ma ha anche paura della risposta, solo che molto presto non potrà più evitarla. È quel tipo di situazione in cui sai che qualcosa non va, ma non sai cosa sia. E scoprirlo può peggiorare le cose".

Già nell'episodio precedente, The Hub, quando hanno visitato la sede dell'organizzazione, Coulson ha capito che mancava qualcosa: "Affrontare il fatto che la struttura a cui ha dedicato tutta la vita gli sta mentendo lo ha portato a quella telefonata in cui gli è stato negato l'accesso alla risposta che stava cercando. È stato un passaggio fondamentale del suo viaggio".

Whedon si rende conto che la maggior parte dei fan pensa che il Coulson post-Avengers sia in realtà un Life Model Decoy, ma il loro piano è di eccedere le aspettative: "Sappiamo che ci sono parecchie teorie ed è impossibile evitare che, prima o poi, quello che riveleremo sarà presente in rete. Vogliamo riuscire a sorprendere, di svelarlo in un modo che il pubblico non si aspetta. Noi sappiamo la verità, ma sappiamo anche che finora non la sa ancora nessun altro".

I piani della serie si spostano ora sul prossimo capitolo cinematografico Marvel, Captain America: The Winter Soldier: "Nick Fury/Samuel Jackson è parte integrante del film, come lo è lo SHIELD, per cui anche noi stiamo preparando qualcosa per agganciarci al gran finale. Il nostro desiderio è di creare qualcosa di notevole".

E i cameo potrebbero non essere finiti. Whedon ha concluso parlando di Stan Lee e delle sue comparsate di lusso in tutti i film Marvel e dell'ipotesi che possa comparire anche nel loro mondo: "Direi che ci sono buone chance che accada".

Agents of SHIELD sta rafforzando il suo legame con i capitoli cinematografici e aprendo la porta ad altri volti noti dei fumetti: voi chi vorreste veder comparire nel telefilm?

Qui sotto trovate il promo dell'episodio The Well, e di quello che lo seguirà, Repairs. Vedeteli a vostro rischio e pericolo.