Se il mondo era convinto che l'evento per eccellenza di Doctor Who sarebbe stato The Day of the Doctor, il super episodio che festeggia il 50° anniversario e previsto in arrivo il 23 novembre, pochi giorni fa ha scoperto che le sorprese sono cominciate in anticipo, con il miniepisodio chiamato The Night of the Doctor, in cui veniva fatto ricomparire nientemeno che l'ottavo dottore, ovvero Paul McGann.

Subito dopo la messa in onda dell'episodio, Steven Moffat, l'attuale showrunner della serie, è stato intervistato dalla stessa BBC, per raccontare cosa si nasconde dietro un ritorno così inatteso.

"Ecco, avevamo già un Dottore del mistero, e mi sono chiesto cosa altro avrei potuto inventare per l'anno dell'anniversario? Perché non prendere Paul McGann e rigenerarlo in John Hurt? e ho amato l'idea!"

C'era anche un altro motivo: "Avevamo la possibilità di creare un effetto sorpresa, per cui ci siamo messi in contatto con Paul e lui era felice non solo di tornare, ma anche di mantenere il segreto, era contento come un bambino. Abbiamo girato negli ultimi due giorni di riprese del 50enario e disegnato un costume basato su quello che indossava originalmente."

Una delle cose che più ha apprezzato è che "siamo stati dei veri fenomeni nel mantenere il segreto mentre lo realizzavamo e credo che qualcuno abbia pensato che eravamo troppi misteriosi, ma almeno siamo riusciti a sorprendere tutti!"

Ed ecco come descrive l'ottavo dottore: "È forse uno dei primi dottori sexy e romantici. Non il primo in assoluto, ma il primo a baciare una donna. È impetuoso, di bell'aspetto, molto romantico, ho sempre trovato difficile immaginarlo combattere durante la Time War. Ho sempre pensato che il Time War Doctor fosse più... brizzolato, capite?"

Moffat ha solo parole di elogio per McGann: "Paul ha interpretato il Dottore solo una volta, nel film tv, e ha dato una performance meravigliosa. Era particolarmente esuberante e ha anticipato le interpretazioni che sarebbero venute dopo, in particolare Matt e David. È un dottore impulsivo e romantico e che ha influenzato molto questo mondo, non solo con il film tv, ma anche con le straordinarie avventure audio realizzate dalla Big Finish. Io dico sempre ai Dottori e alle loro compagne, quando passano attraverso il telefilm, che non hanno mai davvero finito, c'è la Big Finish che li aspetta."

Ma che effetto ha avuto su di lui il riportare nella storyline l'ottavo dottore?

"Per me è stato un grande piacere. Nella mia ossessione per completare tutto, voglio barrare tutte le caselle e vedere tutte le rigenerazioni, e abbiamo visto Paul McGann rigenerarsi in John Hurt! Io amo gli episodi in cui avvengono e in quello dell'anniversario ce ne saranno ben due!"

Voi come avete vissuto questo The Night of the Doctor, cosa ne pensate dei motivi dietro la sua realizzazione? Avreste preferito vedere l'ottavo Dottore nell'episodio del 50enario?

Se volete rivederlo, ve lo riproponiamo di seguito: