Ci eravamo un po' abituati a storie di fenomeni che, dal nulla e con poche migliaia di euro, bruciavano le tappe arrivando a varcare la soglia di Hollywood in tempo zero. Questa rischia di essere una storia di segno contrario, perché Cockpit: The Rule of Engagement, pur essendo un solidissimo corto sci-fi, non ha per ora trovato l'ossigeno per crescere. Il progetto fa capo al regista/specialista di effetti visivi Jesse Griffith (classe 1974, nato a Los Angeles) e risale ormai a qualche anno fa, anche se è stato caricato su Youtube solo nel corso del 2012. 

Si racconta la storia di una missione spaziale in cui due piloti bombardano con successo un'astronave aliena. Nel viaggio di ritorno qualcosa va storto, perché il nemico non combatte solo con i cannoni laser e le navicelle super-veloci. È in grado di insinuarsi nelle nostre menti, piegarle al loro volere, farci vedere cose che non esistono. Sarà per questo che i piloti, fra le regole d'ingaggio, ne hanno una particolarmente severa: qualora si avvicinassero troppo a un alieno, devono semplicemente suicidarsi premendo il tasto eject per evitare anche il minimo rischio di tornare alla base "posseduti" dal nemico.

Al di là dell'intreccio, il corto è supportato da un comparto visivo ben fatto, se si considera il budget da produzione indipendente. Nel cast fra l'altro figura Ronny Cox, attore di lungo corso e conosciuto dagli appassionati di fantascienza per i suoi ruoli in Robocop, Total Recall, Stargate e Star Trek: The Next Generation. Cockpit è stato concepito con l'esplicito obiettivo di fare da trampolino di lancio per il "vero" progetto, ovvero il lungometraggio, già pronto al momento di girare la prima scena del fratellino minore. 

Dal 2010 in poi Cockpit ha fatto il giro degli USA facendo tappa in decine di festival e guadagnandosi ben quattordici riconoscimenti. Nel 2011 è sbarcato anche in Europa imponendosi nella categoria Best Sci-Fi Short all'Amsterdam Film Festival. Da allora le cose si sono arenate. Nel corso del 2012 il corto, come si diceva, è stato caricato su Youtube e non ha mai smesso di essere visto, avendo superato ormai la soglia delle 220.000 visioni.

Ma sul fronte delle raccolta fondi Griffith ha avuto meno fortuna: nella seconda metà del 2012 fa sapere dalla sua pagina Facebook che tre case di produzione sono interessate. Poi niente. Eppure ancora oggi lo sceneggiatore non demorde e, anzi, ha rilanciato creando una nuova storia ambientata nello stesso universo. Lo script parteciperà al concorso Prototype: The Search for the Next Great Filmmaker di BreakMedia. Al vincitore un contratto per un lungometraggio con New Regency. E chissà che non sia la volta buona. 

In attesa di conoscere la sorte del suo corto, Griffith si è divertito a sviluppare un progetto collaterale che vira decisamente sul comico: 10 ways to defeat aliens, una video guida su come sconfiggere l'invasore proveniente da altri pianeti, il tutto con ambientazione decisamente anni Sessanta. Buona visione.