In questi ultimi anni Lavie Tidhar si è imposto come uno dei nomi più interessanti del panorama sci fi letterario. Nato in un kibbutz nel 1976, ha trascorso buona parte della vita tra Regno Unito, Sud Africa, Laos e varie isole del Pacifico, trasferendo tutta questa esperienza nei suoi scritti. Ha cominciato presto a imporsi, vincendo nel 2003 il Clarke-Bradbury International Science Fiction Contest con un racconto breve, ma è a partire dal 2011 che ha trovato fama e premi con una serie di romanzi a base di storia alternativa: Camera Obscura, parte del ciclo The Bookman, basato sulle avventure della detective Lady De Winter in una Parigi steampunk; ma soprattutto l'acclamato Osama, un mondo alternativo senza terrorismo in cui Bin Laden è il protagonista di un romanzo pulp. E poi Martian Sands, che si muove dal 1941 in cui un essere proveniente dal futuro può modificare le sorti della seconda guerra mondiale, a un futuro marziano fatto di intelligenze artificiali e criminali senza scurpoli.

Negli ultimi tempi Tidhar si è dedicato all'ampliamento del già citato The Bookman. E le atmosfere steampunk lo hanno talmente contagiato che, in un intervento al Comic-Con, ha annunciato il suo prossimo lavoro. Si tratta di Adler, comic book composto da una mini serie in cinque volumi che Tidhar scriverà per conto della Titan Books, e che uscirà sul mercato il prossimo anno. Titan descrive il progetto come una storia a base di eroine avventurose steampunk, una sorta di League of Extraordinary Gentlewomen, con chiaro riferimento alla storica graphic novel di Alan Moore e Kevin O'Neill.

Protagonista della serie sarà Irene Adler, personaggio inventato da Sir Arthur Conan Doyle nel racconto Uno scandalo in Boemia del 1891, e che appare anche in successivi racconti, tanto da essere considerata una specie di alter ego di Sherlock Holmes, nonché uno delle prime e più convincenti figure di detective femminili dell'Ottocento. Nel comic book Irene Adler si troverà a capo di un gruppo di eroine, tutte provenienti dal mondo della letteratura vittoriana. Così si è espresso Tidhar sul suo sito: "Sono sempre stato insoddisfatto di come Irene Adler è stata rappresentata nelle sue apparizioni cinematografiche e televisive [si riferisce principalmente ai due recenti film firmati da Guy Ritchie e alla serie tv Sherlock, N.d.A.], come se fosse una specie di giocattolo a disposizione di Holmes e Moriarty. Volevo fare qualcosa in proposito, e in qualche modo miracoloso, ha funzionato!"

Continua poi Tidhar: "Alla fine mi è uscita una divertentissima (almeno spero) storia indipendente, che sarà raccolta in una graphic novel, con un'atmosfera molto steampunk, qualcosa di simile alla mia serie Bookman." La parte grafica del progetto sarà realizzata da Paul McCaffrey, già autore delle tavole della serie Zombie Vs. Robots. I due hanno già collaborato nella realizzazione di Going to the Moon, romanzo illustrato pubblicato nel 2012 e che racconta la storia di un ragazzo con la Sindrome di Tourette che sogna di diventare astronauta. Il poster indica già quale potrebbe essere lo stile della serie. Insomma, un progetto che potrebbe diventare interessante, nell'attesa del nuovo romanzo di Tidhar, The Violent Century, in uscita il prossimo autunno.