Mai dire mai riguardo ai progetti cinematografici e mai dire mai quando si parla di Marvel. La lenta e inarrestabile manovra del colosso Disney/Marvel al cinema prosegue e promette di portare una vera e propria invasione di supereroi. Viene da chiedersi quando (perché un quando prima o poi ci sarà) scoppierà la bolla.

In ogni caso, sono recenti notizie del ritorno a casa di Blade, Ghost Rider e Daredevil a livello di diritti, dopo che le case cinematografiche che li avevano detenuti negli scorsi anni hanno lasciato scadere le opzioni (ovvero non hanno pagato ancora l'affitto dei personaggi). Questo apre anche interessanti prospettive su crossover e incontri, che poi sono sempre stati una delle chiavi del successo dei comics Marvel.

Secondo il sito The Hollywood Reporter sono però in cantiere, a livello di sceneggiatura, film su Blade e su Miss Marvel, ma anche su Black Panther, Iron Fist, il Doctor Strange e il gruppo dei Runaways. Si tratta più che altro di uno studio sui concept e sulle trame possibili riguardo a questi personaggi, non di progetti già decisi e avviati, ma resta il fatto che i produttori sono intenzionati a saggiare le possibilità di girare film con questi personaggi o di utilizzarli come comprimari.

Se per alcuni personaggi non si tratta di una novità, su altri c'è un minimo di sorpresa. Per Blade e Iron Fist potrebbe trattarsi semplicemente di entrare in scena se si decidesse a livello marketing che due film, uno di vampiri non adolescenziali e uno di arti marziali, possano avere un mercato. Così come un film sui Runaways (la sceneggiatura è di Drew Pearce che ha scritto Iron Man 3) al contrario proporrebbe supereroi adolescenti per coprire quella fascia di pubblico.

Difficile, strano, improbabile? Non dimentichiamo, visto che parliamo di Marvel, cosa accadde negli anni Novanta a livello di comic book; la Marvel produceva serie a ritmo continuo non perché avessero particolare successo o rientro economico, ma solamente per occupare nicchie che altrimenti sarebbero rimaste libere per la concorrenza. Produrre era importante, la qualità era un elemento secondario.