Edizioni Tabula Fati, nella collana Nuove Scritture, ha recentemente pubblicato un'antologia di racconti di Bruno Fontana, Bou Assida. La notte della bestia (2013). È bene precisare che Bruno Fontana è nato in Tunisia in una zona dove la sua famiglia era arrivata nel 1880 e vi aveva impiantato una florida fattoria. Vissuto lì sino alla fine della sua adolescenza e frequentando i ragazzi e gli abitanti del luogo, lo scrittore ha assorbito favole, miti e folklore locali. 

Rifacendosi ai suoi ricordi di gioventù, riporta su carta le favole, quegli esseri mitici che "vivevano" dalle sue parti. L'autore precisa che i nomi dei luoghi sono quelli esistenti un tempo (e forse ancora) e anche molti nome dei personaggi sono di persone che realmente lui ha conosciuto.

Nei racconti troveremo una Bestia sanguinaria che si aggira nel Fahouar... Nel piccolo circo c’è una gabbia chiusa al pubblico... Il Grande Berbero prepara il sacrificio umano... C'è una grotta in cui scompaiono i visitatori imprudenti, risucchiati da un labirinto spazio-temporale... Nel vecchio mattatoio di Ferryville non si sgozzano solo animali... Una notte di tregenda il Djebel Ischkeul si ribella al castigo di Maometto... L'uomo del Tempo può proiettare nel futuro gli incauti curiosi e ciò che vedono può essere terrificante... La Signora della Falce arriva di notte sul suo carro trainato da Cerberi per mietere le sue vittime... In un villaggio, dopo una terribile epidemia i defunti risorgono e vengono rinchiusi nel Recinto dei morti viventi... Nel cimitero di Mateur il risveglio del Guardiano dei morti ha spaventose conseguenze.

L'autore

Bruno Fontana è nato in Tunisia nel 1936. Ha studiato in Francia e negli Stati Uniti. Dal 1968 vive a Roma dove si dedica prima al cinema, scrivendo e realizzando alcuni film, tra cui Il tempo delle belve, tratto dal suo romanzo omonimo e successivamente alla professione di giornalista e scrittore.

Nel 1989 fonda l'agenzia Il Segnalibro di Roma. Riceve il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio nel 1992. È stato direttore della rivista di cultura Il Laboratorio del Segnalibro.

Tra le sue opere pubblicate: Les fruits verts (Parigi 1961), Parallels (New York 1966), Donne di New York (Roma 1988), Specchio perverso (Roma 1993), L'Italia dei sequestri (Roma 1994), Terra senza tempo (Chieti 1997, Premio speciale della Giuria II Molinello 1999), La notte della falce (Roma 1999), Italia squillo (Firenze 2001).

Nel 2003 partecipa all'antologia Autori contro la guerra, insieme, tra gli altri, a Bocca, Fo, Luzi, Vattimo, Vauro.

Viaggi della memoria (Chieti 2010), Sessanta minuti - Il labirinto dei misteri (Roma 2010) sono le sue opere più recenti.

La presentazione del testo

Per questo volume Gianfranco de Turris ha scritto un'interessante presentazione di cui riportiamo, al posto della quarta, il brano finale:

"Il mondo del Maghreb, visto con gli occhi di un giovane occidentale nato lì e quindi in gran parte integrato con i costumi locali, non è comune nella nostra letteratura (mi viene in mente soltanto il nome del misterioso Alessandro Spina); ancor di più, poi, se questo mondo è trasfigurato: ma non si tratta, come si è detto, di un'operazione puramente letteraria, bensì dei ricordi di vita vissuta di un ragazzino affascinato dal folklore e dai romanzi fantastici e di fantascienza. Lupi mannari e montagne che camminano, vampiri locali e la Morte in persona, zombi e Satana sotto mentite spoglie, esseri misteriosi provenienti da chissà quale Altrove ed esseri umani, ma così crudeli da apparire completamente alieni. E avventure, non solo nel deserto ma anche attraverso il tempo.

Ogni cosa, però, ha una sua fine, ogni vicenda ha la sua conclusione. Nel nostro caso, allorché la Realtà prende il posto della Fantasia: allora la Realtà può essere ancora più tremenda, terribile, violenta e sanguinosa di qualsiasi fantasia o di qualsiasi leggenda. Allorché l'ideologia e la politica presero il sopravvento e, dopo anni di crudeltà inaudite, che coinvolsero gli europei, insediatisi da un secolo e più e quegli arabi a loro fedeli, furono cacciati i francesi e poi, dopo una breve illusione, anche gli italiani. Era il 1964. La giovinezza, e qualcosa di più, era finita. Agli orrori della fantasia si erano sostituiti gli orrori, ben peggiori, della decolonizzazione che purtroppo ancora oggi abbiamo sotto i nostri occhi attoniti e quasi increduli".

Bruno Fontana, Bou Assida. La notte della bestia (2013)

Edizioni Tabula Fati, collana Nuove Scritture, pagg. 159, euro 13,00