La rotazione della Terra si è fermata in seguito a terremoti ed eruzioni. Il Polo Nord è diventato una landa desolata, anzi di più, un deserto rovente dove il sole batte 24 ore su 24. A generare tale situazione è stato il genere umano, che nella sua insaziabile fame di petrolio e altre risorse ha sbilanciato gli equilibri ancestrali della natura.
È questo lo scenario post-apocalittico con cui si apre Noon, un corto che aspira a diventare un film, e anche presto. Seguiamo il protagonista, un mercenario, che si è fatto pagare per guidare un gruppo di ribelli verso Noon, una delle città più ricche della Terra. Ma dovranno passare un checkpoint militarizzato, e ovviamente i soldati, per altro tutti corrotti, non vanno tanto per il sottile.
Dieci minuti di corto con cui l'americano Kasra Farahani spera di attirare l'attenzione di Hollywood, anche se, leggendo in giro per vari siti, pare che stia già incontrando qualche produttore. Del resto non si tratta proprio dell'ultimo arrivato, visto che nel suo curriculum figurano varie collaborazioni come "concept artist" per titoli come Spider-Man 3, Hancock, Avatar, Alice in Wonderland, tanto per citare quelli più in ambito fantascienza/fantasy. Ed è stato scenografo per Star Trek Into Darkness.
Con Noon è al suo esordio come sceneggiatore e regista. Da una parte si può dire che la sua vasta esperienza emerga nel comparto visivo, il cui effetto è sicuramente d'impatto, considerando anche il fatto che il progetto è ancora in cerca di fondi. Dall'altra bisognerà vedere che piega prenderà la storia in sé. Per ora non lascerà certo a bocca aperta chi mastica almeno un po' di fantascienza.
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Leo Lorusso, 18/12/2015
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Emanuele Manco, 25/06/2013
Into Darkness è il film di Star Trek che ha incassato di più nella storia
Già battuto il record del film del 2009. JJ Abrams ha rilanciato commercialmente il franchise, ma su scala...
S*, 18/06/2013
8 commenti
Aggiungi un commentoPer carità, non potrei essere più d'accordo, e qualunque sia la spiegazione credo anche io che fermare la rotazione della terra sia decisamente improbabile. E comunque se avvenisse una cosa del genere in pochi anni dubito che qualcuno sopravviverebbe. E se accadesse, nel luogo dove c'è sempre il sole le temperature sarebbero insostenibili. E di certo eventuali insediamenti abitati non sarebbero lì ma sulle zone più temperate al confine tra luce e ombra.
S*
Mi sono posto anch'io il problema ed ho immaginato tre ipotesi: la prima è che l'inevitabile accoppiamento gravitazionale del sistema Terra/Sole sia stato accelerato e quindi la Terra compia una rotazione in 365 gg mostrando sempre la stessa faccia al Sole (vedi Mercurio); la seconda ipotesi è che la Terra abbia effettivamente smesso di girare, solo che in questo caso avremmo l'avvicendarsi di notte/giorno ogni 6 mesi; terza ipotesi e penso che il corto si riferisca a questa, la Terra si è coricata su di un fianco a causa della diversa distribuzione della massa, con l'asse di rotazione parallelo all'eclittica, così che, pur continuando a ruotare su se stessa ogni 24 ore, avrebbe un polo sud perennemente in ombra e quello nord sempre illuminato, con all' equatore un perenne crepuscolo ( vedi Urano). In effetti la terza ipotesi presenterebbe una situazione plausibile rispetto al racconto, se poi immaginiamo che le correnti atmosferiche mitighino in parte la differenza di temperatura tra i due poli e che la zona crepuscolare/temperata abbia una metereologia talmente violenta da essere inabitabile quanto quella perennemente al gelo, si capisce perchè per i sopravvissuti la zona calda e tranquilla sia così ambita......
Bella spiegazione! Anche se ho i miei dubbi che il regista abbia fatto ragionamenti così approfonditi
S*
Non so chi abbia concepito l'idea, ma invece di arrampicarsi sugli specchi in quel modo poteva semplicemente riferirsi agli scenari dei climatologi per fine secolo. E hai voglia di spunti...
Sicuramente i presupposti della storia sono dififcili da gestire in maniera credibile ... però la clip ins e la trovo più che decorosa ....
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