L'ultima apparizione pubblica risale al 2007, nell'omonima pellicola al fianco dell'attrice ucraina Olga Kurylenko, ma la serie Hitman manca su computer e console addirittura dal 2006, quando uscì Hitman: Blood Money, che si accomiatava con la celebre scena dell'Ave Maria di Schubert, in un finale orchestrato magistralmente. Ci sono voluti insomma sei anni affinché l'agente 47 si decidesse a tornare davvero in azione: quest'autunno lo si rivedrà infatti protagonista di un videogame, Hitman Absolution (Square Enix), atteso per Pc, Ps3 e Xbox 360 il 20 novembre e che rappresenta a tutti gli effetti il primo titolo di nuova generazione nella carriera del più letale killer del digital entertainment. In realtà, durante la sua lunga assenza, Io Interactive, lo studio responsabile della serie, ha continuato a darsi da fare, facendo debuttare sugli schermi hd un'altra coppia di personaggi hard boiled, al centro dei due Kane & Lynch, shooter co-op tra il cinema di Michael Mann e influenze di real tv. Dietro le quinte la software house danese preparava però anche il necessario per traghettare il successo di Hitman nell'era di internet e dell'Hollywood da console.

Hitman Absolution offrirà così un'inedita modalità online, dove i giocatori potranno riscrivere dal vivo nel videogame le missioni già affrontate modificandone al volo lo svolgimento e gli obiettivi per sfidare il resto della community a completarle col miglior punteggio possibile. Il titolo si avvantaggia inoltre di un motore realizzato appositamente, denominato Glacier 2, che non solo ha permesso ai grafici di costruire scene di maggior impatto, in grado di visualizzare ogni tipo di effetto e qualcosa come più di mille attori virtuali contemporaneamente, ma anche ai progettisti dei livelli di lavorare subito in 3D, in modo da tenere sotto controllo in maniera più profonda le varie fasi di ideazione delle mappe, testando e correggendo in diretta persino i più piccoli cambiamenti, con il risultato che Hitman Absolution, pur avendo guadagnato tantissimo dal punto di vista estetico, non sembra aver perso nulla come complessità, anzi. Il cuore del gioco rimane infatti la possibilità di portare a termine gli incarichi coi metodi più diversi. Assegnato un bersaglio, lo si può eliminare sfruttando un ventaglio amplissimo di opzioni, i cui estremi vanno dalla semplice carneficina alla più professionale uscita di scena senza lasciare traccia: in aiuto vengono trappole, travestimenti e numerose armi, compreso l'immancabile cavo d'acciaio per strangolare silenziosamente i nemici.

In Hitman Absolution tutto questo e altro ancora è inserito in una curata cornice di gusto cinematografico che il direttore artistico di Io Interactive, Roberto Marchesi, riconduce ad autori come Quentin Tarantino, per il taglio netto e raffinato dell'azione, e David Lynch, per la capacità di creare mondi affascinanti dall'incontro di storie e personaggi. In effetti un grande sforzo degli sviluppatori è stato volto a immergere il giocatore in un contesto vivo, nel quale le decisioni che hanno per soggetto l'agente 47 assumessero di conseguenza maggiore peso morale, in un thriller a tinte forti che lo vede ricomparire dopo anni di latitanza per quella che ha i contorni di una vendetta personale e promette di svelare parecchi segreti sulla misteriosa agenzia che utilizza come braccio operativo un clone calvo, pallido e con un curioso codice a barre tatuato sulla nuca, figlio delle ricerche di ingegneria genetica condotte da un potente circolo di eletti. Gli amanti delle cospirazioni avranno insomma pane per i loro denti. Intanto per i fan che hanno prenotato il gioco è disponibile un piccolo spin-off scaricabile, Sniper Challenge, in cui andare a caccia di record impegnandosi, nei panni del protagonista di Hitman, in una sfida di cecchinaggio.