Avrà pure deciso di prendersi un po' di tempo extra su Prey 2, sorta di Blade Runner in salsa aliena il cui sviluppo, dopo l'entusiasmante trailer di presentazione, sembra in alto mare, ma l'editore americano Bethesda Softworks ha comunque in scaletta in autunno uno dei titoli più interessanti del 2012 tra fantascienza e dintorni, lo steampunk in prima persona Dishonored, che ha stile da vendere e autori coi fiocchi che hanno già firmato pagine importanti del digital entertainment come Deus Ex e Half-Life 2, accanto ad apprezzati esperimenti, sempre giocati sull'inquadratura in soggettiva, quali Arx Fatalis e Dark Messiah of Might & Magic. Il videogame, che sarà distribuito in Italia da Koch Media, che ha portato nel nostro paese cult come Dead Island e in queste settimane sta seguendo il lancio di un altro blockbuster sui generis, il fantasy marinaresco Risen 2, è atteso in Europa il 12 ottobre per Pc, Ps3 e Xbox 360.

Bethesda quest'anno ha però in serbo una sorpresa anche per i fan dell'id Software di John Carmack: in autunno tornerà Doom 3, rimasterizzato per Pc, Ps3 e Xbox 360 insieme all'espansione Resurrection of Evil e ai classici Doom e Doom 2, compresi nel pacchetto in veste di bonus. La versione speciale si intitolerà Doom 3 BFG Edition, come il famoso fucile finale che nel gioco sparava le micidiali esplosioni di luce verde. Oltre al supporto al formato widescreen e all'audio surround 5.1, il gioco offrirà l'opzione per il 3D e, su console, sarà compatibile con gli obiettivi Xbox 360 e i trofei Ps3. Anche sul fronte grafico si promettono aggiornamenti, in particolare per quanto riguarda il sistema di illuminazione, già fiore all'occhiello e leitmotiv dell'uscita originale, mentre a livello di contenuti sono annunciati i salvataggi a checkpoint, la torcia non più a comando ma integrata direttamente nella corazza e sette capitoli inediti, che costituiranno l'arco di una nuova avventura d'appendice, chiamata The Lost Mission.

Pubblicato da Activision per Pc nel 2004 (convertito nel 2005 su Xbox), in un periodo di grandi innovazioni nel campo dei first person shooter, segnati da un lato dagli enormi spazi aperti di Far Cry e dall'altro dal raffinato modello fisico di Half-Life 2, Doom 3 puntò invece tutto sull'atmosfera claustrofobica a cavallo tra horror e fantascienza della sua spaventosa base su Marte, dove un esperimento andato storto inizia a vomitare demoni da un'altra dimensione. L'ultimo baluardo dell'umanità diventa il marine protagonista, che deve farsi largo tra le ombre sparando a ogni cosa che si muove. Le luci dinamiche che si divertono con la psiche del giocatore sono frutto del genio visionario di John Carmack, ma tutto il design è fuori parametro, dal sonoro curato dall'ex Nin Chris Vrenna a quella che rimane, col suo metallo urlante e le misteriose rovine, una delle più affascinanti, allucinate rivisitazioni del pianeta rosso in era di colonizzazione spaziale.

D'altronde si parla della casa che ha praticamente inventato gli sparatutto e da sempre vanta una cura maniacale per simili particolari. Proprio quest'anno, per festeggiare il ventennale di Wolfenstein 3D, che negli anni '90 ha dato il la al fenomeno dei first person shooter, Bethesda ha messo online una versione celebrativa e gratuita di quel caposaldo in cui i nemici erano invece i nazisti, giocabile online attraverso il browser web all'indirizzo: wolfenstein.bethsoft.com/game_NA.php.

Ma nei prossimi mesi si dovrebbe sapere di più anche su Doom 4. Terminati gli impegni di Rage, sarebbe infatti questo il titolo sul quale si concentrano adesso gli sforzi di id Software.