Se fossimo superstiziosi, verrebbe da dire che il progetto di Akira porta sfortuna a chi vi partecipa. Nel quasi lontano 2008 la Warner Bros. acquisì dal publisher giapponese Kodansha i diritti del grandioso manga creato da Katsuhiro Otomo, con l'intenzione di produrre un film con attori in carne e ossa e replicare la fortuna del film d'animazione del 1988. E da allora è andato praticamente tutto storto.

Alla Warner si associò nella produzione la Appian Way di Leonardo Di Caprio, che avrebbe potuto anche avere un ruolo da protagonista. Ma, forse fiutando l'aria, il bel Leo ha preferito alla fine restare dietro le quinte. Le vicissitudini produttive iniziarono quasi subito: continue riscritture della sceneggiatura, autori che entravano e uscivano, per arrivare alla versione definitiva (ma non è detto) di Steve Kloves (la saga di Harry Potter). Non è andata meglio con i registi: un gran quantitativo di nomi si sono alternati sulla famosa "seggiola", per poi abbandonarla solitaria. L'ultimo ad alzarsi in tutta fretta è stato Albert Hughes, una metà della premiata ditta Albert e Allen Hughes (Codice: Genesi). Hughes ha abbandonato il progetto lo scorso giugno causa le classiche "divergenze creative". Non parliamo poi degli attori: il viavai di nomi proposti e scartati ha fatto scadere il traffico della metropolitana all'ora di punta al livello di una tranquilla domenica campagnola. Fino a giungere all'evidente assurdità di proporre, per la parte di un diciassettenne motociclista, il quarantasettenne Keanu Reeves. E meno male che Reeves ha avuto il buon gusto di non prendere la faccenda sul serio neanche per un minuto.

Adesso la Warner ha deciso di ricominciare tutto daccapo. A quanto si sa dalle notizie che arrivano dagli USA, l'intero staff è stato azzerato: via tutti i produttori esecutivi e i loro team, per un ricambio completo. Il progetto è stato drasticamente ridimensionato a livello di budget, scendendo da duecentocinquanta a novanta milioni di dollari, che negli USA di solito si spendono per un film di livello medio-alto e non certo per un blockbuster. Ovviamente anche l'uscita programmata del film è stata posticipata, pare alla fine del 2013. E infine, per il regista si fa ora insistentemente la voce dello spagnolo di Barcellona Jaume Collet-Serra, fattosi apprezzare dalle parti di Hollywood con i thriller Orphan e Unknown - Senza identità. A quanto pare la scelta sarebbe caduta su Collet-Serra anche per la sua reputazione di stare nel budget assegnato, producendo comunque degli ottimi film d'azione.

Ricordiamo che la vicenda si svolge in un futuro postatomico nella città di New Manhattan, in cui la banda di motociclisti adolescenti guidati da Kaneda si impegnano nella ricerca dell'amico scomparso Tetsuo, tra complotti orditi da corporazioni ultratecnologiche e il misterioso progetto Akira. Collet-Serra al momento è impegnato nella postproduzione di The River, fantathriller ambientato in Amazzonia, e c'è anche chi lo vorrebbe alla regia di 300: Battle of Artemisia, sequel (!) della visionaria pellicola firmata da Zach Snyder. Insomma, la voglia di riportare Akira sullo schermo c'è, ma da sola non basta. Collet-Serra vorrà rimettere mano alla sceneggiatura? E la scelta degli attori? Tutto in alto mare. Forse Otomo, dal Giappone, sta già pensando di scrivere un seguito. Titolo: Akira 2. Sottotitolo: L'ira di Tetsuo terrorizza l'Occidente.