Non credo ci sia bisogno di spendere molte parole per presentare un autore come Michael Diamond Resnick (o più semplicemente Mike Resnick): Il suo nome è ben noto agli appassionati italiani sin dagli anni ottanta, quando Urania ha cominciato a pubblicarne i romanzi.

Lo scrittore di Chicago ha collezionato una serie impressionante di nomination per il Premio Hugo, ben 36, distribuite lungo una carriera lunga e prolifica, cinque statuette del famoso missile, oltre a una serie impressionante di altri premi, testimoniano che il favore degli appassionati non lo ha mai abbandonato.

Eppure nel nostro paese una buona parte della produzione di Resnick (stiamo parlando di oltre cinquanta romanzi e duecento racconti) è tuttora non tradotta, per non so quale misteriosa ragione c'è stato un black out decennale, dal 1999 al 2007, durante il quale sono state pubblicate solo una manciata delle sue opere.

Un romanzo e un racconto, più la ristampa di due racconti in una raccolta dell'Editrice Nord sui premi Hugo, e null'altro; a rompere questo periodo di magra l'antologia Uomini e alieni, con cui le Edizioni della Vigna hanno inaugurato la collana La botte piccola.

Di colpo le sue opere sono ricomparse, Urania ha iniziato a pubblicare i romanzi della serie Starship, su Robot è apparso lo splendido racconto L'emporio delle meraviglie di Alaistair Baffle e la stessa della Vigna ha pubblicato un'altra antologia e diversi racconti.

Autore attento all'aspetto umano più che alla tecnologia, Resnick non è facilmente classificabile in un qualche sottogenere, Uomini e alieni ne è la dimostrazione.

Tutto quel che sei (All the things you are)

Una persona qualunque viene gravemente ferita e muore dopo aver compiuto un atto eroico: non molto comune, ma può succedere.

Molto più strano scoprire che il morto aveva già rischiato la vita in altre occasioni, che altri come lui avevano sfidato la morte e che tutti avevano in comune una esperienza di guerra sul pianeta Nikita.

Che cosa può spingere un uomo ad affrontare pericoli tanto letali senza una reale necessità?

Trovare la risposta diventa diventa una vera  e propria ossessione per il protagonista, tanto da spingerlo a recarsi sul remoto pianeta Nikita per conoscere la verità.

Lo spiaggiaiolo (Beachcomber)

Provare l'impulso di mollare tutto, mandare al diavolo lavoro e impegni per fuggire su una spiaggia può capitare a tutti, pochi però mettono in atto il proposito.

Ma quando a scappare è un robot da dodici milioni di dollare ci vuole qualcuno che lo recuperi, dopotutto un robot è una macchina come un'altra, se dà qualche problema basta riprogrammarlo.

La Principessa della Terra (A Princess of Earth)

Immaginate che la donna della vostra vita sia morta, la principessa che amate e che vi amava vi abbia lasciato.

Mentre trascinate una vita spenta tra giorni grigi dal nulla appare un uomo, nudo e tremante in mezzo a una tormenta di neve.

Anche lui ha perso la sua principessa, ma lei lo sta aspettando su Barsoom, il suo nome è Dejha Thoris.

Alti e bassi (The Long and Short of It) - prima edizione mondiale

Una storia dai toni fantastici, dove il detective John Justin Mallory deve sbrogliare un caso davvero intricato, chi sta facendo crescere l'Uomo più Piccolo del Mondo?

E chi sta rimpicciolendo il Gigante di Tre Metri?

Gli elefanti di Nettuno (The Elephants on Neptune)

Un altro racconto che non ti aspetteresti, perlomeno da un autore solido e concreto come Resnick, una storia fantastica dove un gruppo di astronauti sbarca su Nettuno e lo trova abitato da elefanti.

Elefanti terrestri, abbastanza arrabbiati per come li abbiamo trattati nel corso dei secoli.

Lungo la Strada dei Ricordi (Down Memory Lane)

Una storia triste e poetica, dove il protagonista cerca di rispondere a una domanda precisa: come rimanere in contatto con la moglie, colpita dall'Alzheimer?

Viaggi con i miei gatti (Travels With My Cats)

Il racconto che mi è piaciuto di più, una delicata storia baata su un libro immaginario, appunto Viaggi con i miei gatti, di Miss Priscilla Wallace, che segna la vita del protagonista.

L'elemento fantascientifico è quasi impalpabile, ma l'atmosfera che riesce a creare il racconto è magica, un premio Hugo meritatissimo.

Spero che le insondabili fortune editoriali del nostro paese non abbandonino più Resnick, un autore che ha scritto molto mantenendo un livello d'eccellenza, senza farsi ingabbiare in un settore limitato.

In particolare spero che qualcuno traduca e pubblichi Paradise (1989), il terzo romanzo dedicato a un trittico di paesi africani, di cui Resnick racconta la storia recente con una affascinante e amara trasposizione fantascientifica.

A parte questo Uomini e alieni è un buon esempio delle capacità di Resnick, che si destreggia tra le storie di fantascienza classica e i racconti fantastici, passando per storie difficili da classificare... e che forse non sono nemmeno fantascienza.

Tutti i racconti sono accumunati da una forte idea di fondo e da trame semplici ma mai banali, Resnick non perde mai di vista l'obiettivo di far divertire chi legge, centrandolo ogni volta.

Il volume è molto curato e impreziosito dalle illustrazioni a colori di Alexa Cesaroni, davvero brava; è disponibile anche la versione ebook, una raccolta che farà felici gli appassionati di Resnick.