E' abituato a vedersela con dinosauri, tirannosauri e pterodattili, eppure l'attore americano che già 8 anni fa impersonò Alan Grant, l'avventuriero protagonista della saga di Jurassic Park, si è sentito chiamato in prima linea dai molti dubbi che riguardano tanto l'imminente film quanto la sua lavorazione, interrotta da incidenti e disaccordi.

Così nella sua intervista a SciFi Wire Neill ha riversato il maggior entusiasmo e ottimismo possibile dichiarando che "ironicamente quanta più azione e ritmo si trovano in un film, tanto questi è più lento e difficile da girare." Questo non ha impedito all'attore di dimostrarsi entusiasta del lavoro svolto e degli effetti raggiunti, la maggior parte dei quali, ovviamente, riguardanti i dinosauri, "creature animatroniche con cui lavorare è fantastico," afferma Neill "Non si tratta infatti solo di realismo, ma dell'infinita gamma di possibilità che esse ti offrono. Quando ti ritrovi incombente su di te un animale alto 44 piedi, anche se è per esigenze di copione, avere e dimostrare paura non è affatto difficile!"

E ritorna l'amarezza per le dure critiche contro il primo film che addirittura portarono due critici del New York Time e del New Yorker ad affermare che per la prima volta nella storia del cinema gli effetti speciali erano più veri degli stessi attori, "qualcosa di davvero crudele e gratuito da scrivere" commenta Neill.