Quando era direttore del Tg2, al tempo del primo Governo Berlusconi, il giornalista Clemente Mimun creò una formula definita “panino” per i servizi dedicati alla politica. Più o meno il servizio si costruisce così: la prima fetta di pane è del governo; in mezzo s’infila una fettina di mortadella (o prosciutto, o salame, o quello che vi pare) che in genere è ad appannaggio dell’opposizione; infine, la seconda fetta di pane va alla maggioranza di governo.

Siamo a marzo del 2010, in pieno clima elettorale e di par condicio e non possiamo, in tutta coscienza, non tener conto del panino per riportare alcune dichiarazioni di politici. E allora procediamo con un’affermazione del governo, una dell’opposizione e una della maggioranza di governo. Piccola premessa: sono tutte recentissime e pronunciate su questioni diverse, ma alla fine della loro lettura sarà tutto più chiaro.

Dichiarazione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “Ancora una volta leggo sui giornali ricostruzioni pittoresche, ai limiti della fantascienza, su mie presunte e mai pronunciate critiche nei confronti del Coordinatore del Pdl, Denis Verdini, e del coordinamento nazionale” (fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo474491.shtml).

Dichiarazione dell’Onorevole Luigi de Magistris, dell’Italia dei Valori: “Le dichiarazioni del ministro Fitto sembrano tratte da un romanzo di fantascienza, dove la realtà è fantasiosamente stravolta. Così oggi impariamo che sarebbe mostruoso candidare un magistrato come Lorenzo Nicastro che ha cercato di far luce sui rapporti fra politica e affari. E sarebbe mostruoso solo perché questo magistrato ha la colpa di essersi occupato anche del ministro Fitto (fonte: http://www.asca.it/news-REGIONALI__DE_MAGISTRIS__FANTASCIENZA_LE_DICHIARAZIONI_DI_FITTO-894415-ORA-.html).

Dichiarazione del senatore del PDL Nicola Di Girolamo: “Stanno cercando di mettermi sulla croce. È roba da fantascienza. Mi sento nel frullatore. (fonte: http://www.notiziarioitaliano.it/italia/politica/33265/scandalo-fastweb-per-di-girolamo-e-fantascienza.html).

In questa sede, ovviamente, non c’interessa la polemica politica, ma il lettore più accorto avrà notato che in tutte e tre le dichiarazioni campeggia la parola Fantascienza.

Di esempi del genere se ne potrebbero fare tanti e tratti da qualsiasi altra attività dell’agire umano, basta andare sui siti dei due principali quotidiani italiani, Corriere della Sera e Repubblica, e digitare la parola fantascienza nel form dedicato alla ricerca di articoli nell’archivio storico del giornale. La lista è lunga, molti ovviamente sono effettivamente articoli dedicati alla fantascienza, ma vi è un discreto numero di articoli in cui la parola fantascienza è usata a sproposito.

Azzardiamo un’ipotesi non sostenuta da dati statistici: la parola fantascienza viene usata come sinonimo di assurdo, impossibile, relativamente a cose che non possono accadere nella realtà, se non nella mente di uno scrittore o sceneggiatore di fantascienza. Insomma, signori, siamo seri, non fantascientifici.