L'ologramma di Richard Burton, alto più di tre metri, racconta in prima persona l'invasione degli alieni. Un tripode di dieci metri sale sul palco scagliando fuoco e fiamme sul pubblico. Il tutto condito dalla musica tratta dall'album Jeff Wayne's Musical Version of The War of the Worlds.

Se doveste capitare a Londra quest'estate, potrebbe essere questo lo spettacolo che vi si parerebbe innanzi se sceglieste anche voi, come hanno fatto già migliaia di inglesi, di andare a vedere Jeff Wayne’s Musical Version of the War of The Worlds – Alive on Stage!

Prima di tutto, chi è Jeff Wayne? Trattasi di musicista inglese sconosciuto fino al 1976, anno della sua geniale intuizione: scrivere un album “concettuale” che raccontasse in un misto di musica e parti narrate il capolavoro di H.G. Wells. Seguì una produzione di due anni che coinvolse figure di primo piano del mondo dello spettacolo e della musica: Richard Burton fu chiamato come voce narrante – protagonista (nel ruolo del giornalista George Herbert), le musiche furono scritte da Elton John (per la maggior parte) e le liriche da Gary Osborne. Debutto da sogno nel 1978: l'album schizza in cima alle classifiche di mezzo mondo (col singolo Forever Autumn cantato da Justin Hayward) e, in Inghilterra, ci rimane per ben 290 settimane.

Da allora sono passati trent'anni e circa quattordici milioni di copie vendute. Nel frattempo Wayne ha provato a bissare il successo con l'album Spartacus del 1992, ma gli è andata male, nonostante il cast davvero niente male (Anthony Hopkins su tutti). E allora, nel 2006, è tornato al suo primo amore con un'altra idea geniale: una serie di concerti dal vivo e ad alto tasso spettacolare, con parti recitate (proiettate su uno schermo largo oltre 30 metri) e (molte) parti suonate. Senza dimenticare l'ologramma 3D di Richard Burton e il tripode alieno. Grande successo, replica nel 2007 con tappe anche in Australia e Nuova Zelanda.

La locandina.
La locandina.

Quest'anno Wayne ritorna per il tris: è stato infatti annunciato un tour inglese in occasione del trentennale dell'album (che, per la verità, ricorreva l'anno scorso, ma tant'è: the show must go on). Dice Jeff Wayne: “Non ci limiteremo a ripetere ciò che abbiamo già fatto. Aggiungeremo nuovi ingredienti che innalzeranno nuovamente il livello dello spettacolo”. Non è dato sapere a cosa alluda il musicista, ma una cosa è certa: se vi capita di essere sul suolo inglese quest'estate, buttate un occhio alle date (il link è qui sotto) e fateci un pensierino.

Chi non sogna di finire carbonizzato da un tripode alieno a ritmo di musica?