Sono in libreria da qualche tempo due diversi romanzi fantastici editi dalla Isbn Edizioni. Sono: Tentacoli (Sprats, 2005) secondo romanzo del ricercatore David Bessis e Dejà-vu (Remainder) romanzo d’esordio di Tom McCarthy.

David BessisTentacoli (Sprats, 2005)

Traduzione Fernanda Littardi, Isbn Edizioni, collana I libri di Isbn, pag. 90, euro 11,50

L'autore. David Bessis è un ricercatore che lavora presso il Dipartimento di Matematica applicata della Scuola Normale Superiore di Parigi. Oltre a Tentacoli è autore di Ars grammatica.

Il romanzo di svolge in un prossimo futuro (siamo nel 2014) e concepito come un diario, narra le vicende di un uomo che una mattina si sveglia e scopre che dalla sua pancia e dalla schiena sono spuntati otto tentacoli. Queste escrescenze mostruose cambiano totalmente la vita del protagonista e per lui inizia una triste odissea ospedaliera.

La quarta di copertina. Otto tentacoli che spuntano dal ventre e dalla schiena. È la malattia di cui soffre il protagonista di questo romanzo, un incubo esistenziale fatto di tessuti umani, innesti alieni, angosce metafisiche, dubbi farmacologici. È lonesco operato al cervello da Cronenberg.

Tentacoli è anche l’analisi impietosa dello spaesarnento dell’individuo ospedalizzato che subisce esplorazioni e altre attività dentro il proprio corpo. Attraverso una lingua tanto banale da essere sublime (o viceversa), lucida e rigorosa, David Bessis racconta come la malattia, e quindi la trasformazione, non siano solo comparsa/scomparsa dei sintomi, ma condizione fondante di un genere umano inesatto e scadente.

Tom McCarthy - Dejà-vu (Remainder)

Traduzione Anna Mioni, Isbn Edizioni, collana I libri di Isbn, pag. 251, euro 17,50

L'autore. Tom McCarthy è nato nel 1969 e vive a Londra. E artista, romanziere e fondatore della International Necronautical Society (INs), un network di avanguardie artistiche. Dejà-vu è il suo primo romanzo. Nel romanzo il lettore non conoscerà mai il nome del protagonista e l’oggetto misterioso che lo colpisce alla testa non sarà mai identificato. Colpendolo, lo priva completamente di tutti i suoi ricordi ma riceverà un indennizzo milionario.

Poco dopo sarà particolarmente turbato da continui dejà vu e  con questi déjà-vu, inizia, per lui, un’ossessione prepotente ed intensa, il protagonista si trova prigioniero di una forza misteriosa che lo obbliga a mettere in scena tutti i frammenti di ricordi che gli tornano alla mente man mano. In questo modo, avvalendosi dell’aiuto di una sorta di organizzatore professionista, prende vita una gigantesca messa in scena, come un enorme teatro dell’assurdo.

Il New York Times lo ha incluso tra i cento libri migliori del 2007.

Facciamo notare che il titolo nella copertina, si può leggere solo se la luce colpisce il bianco satinato così si manifesta il lucido di una scritta anch’essa bianca in un raffinato font -Déjà vu- incastrata fra il nome dell’autore Tom McCarthy e il codice  ISBN. Tutto rigorosamente bianco. Una vera sfida per il lettore disattento.

La quarta di copertina. Un oggetto indefinito cade dal cielo e ferisce gravemente un uomo che perde la memoria. L’uomo non sembra essere particolarmente toccato dal trauma, finché una sera non viene colpito da un intenso déjà-vu. E l’inizio dell’ossessione; l’uomo è ostaggio di una forza prevaricante e totalitaria che lo costringe a rimettere in scena le sue visioni. Come in un immenso teatro dell’assurdo, il cui sipario si apre in mezzo alla realtà quotidiana, sorge un intero palazzo, abitato da delle di persone pagate solo per eseguire gli ordini dell’uomo senza nome nella più grande messa in scena mai realizzata da essere umano.La ricerca dell’autenticità, della propria identità e del ricordo perduto lo spingerà in una commovente, traumatica e violenta spirale il cui senso ultimo riposa nel profondo mistero della memoria, la materia stessa di cui sono fatti gli uomini.