E' forse la fotografia straordinaria di Darius Khondj il motivo principale per andare a vedere questo lungo e inutile spot pubblicitario con protagonista il bel Leonardo Dicaprio. Ispirato al racconto di Alex Garland pubblicato in Italia da Bompiani, The beach è un incrocio tra un sogno hippie e una delle tante commedie di Marivaux. Un impasto glamour di pseudo socialismo e società dell'effimero condito da belle ragazze e da aitanti giovanotti provenienti da tutto il mondo. Una commedia corale dal significato recondito in cui il bel Dicaprio sguazza ­ è proprio il caso di dirlo ­ sulle orme dei protagonisti de Il cacciatore, Apocalypse Now! e Platoon. Le riflessioni sulla giungla e il suo messaggio sono esilaranti, mentre tutta la costruzione di una società perfetta di giovani provenienti da tutto il mondo che vivono intorno a una spiaggia incontaminata della Thailandia sostestandosi con i profitti ricavati dalla vendita di Marjuana è semplicemente assurdo.

Un film vecchio in cui Danny Boyle rinuncia a offrire il suo punto di vista visionario sul mondo, per confezionare una pellicola mirata a un pubblico molto ampio che pur avvalendosi dell'innegabile bravura del protagonista di Titanic, lascia abbastanza perplessi riguardo le sue vere finalità.