Soddisfazione in casa Warner Bros per l’eccellente partenza di Io sono leggenda (I am legend), action postapocalittico che costituisce ancora un successo per Will Smith, che si conferma vera e propria superstar in grado di saper anticipare i gusti del pubblico e aggiunge ancora un titolo fantastico al suo già ricco bouquet. Il film di Francis Lawrence (Constantine) al suo primo week end nei cinema nordamericani il film ha intascato 77.4 milioni di dollari, battendo il precedente record del mese di dicembre che era stato stabilito nel 2003 da Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re (72.6 M$).

Anche dal punto di vista dell’accoglienza della critica il film sembra aver colto nel segno. Stando alle medie calcolate da Rotten Tomatoes il 62% per cento dei critici ha recensito positivamente il film (6.3/10 la media); una sufficienza risicata ma pur sempre una sufficienza. Lodi soprattutto per la star del film (“Smith merita la visione”, scrive A. Graham di Detroit News a cui pure il film non è piaciuto) e per le sequenze ambientate in una spettrale New York abbandonata. Per K. Honeykutt dell’Hollywood Reporter “il film non sa bene decidersi se essere speculative fiction o horror show di serie B, ma non è un difetto fatale” mentre a T. McCarty di Variety sono piaciute le atmosfere stranianti, meno gli effetti shock orroriani. Gli utenti di Rotten Tomatoes hanno gradito ancora più dei critici: 75% di recensioni positive, con una media di 6.9/10. Sull’Internet Movie Data Base la media dei voti è intorno al 7.8/10.

Eventuali meriti o demeriti a parte (gli italiani potranno giudicare dal 10 gennaio in poi) rimane il fatto che il successo di cassetta di questo film rinsalda l’insano andazzo hollywoodiano di riciclare stancamente storie già viste pur di non osare e usare la fantasia per proporre storie nuove. Nel caso specifico si tratta del ben terzo remake tratto dal (bel) romanzo di Richard Matheson I vampiri, già filmato nel 1964 come L’ultimo uomo della Terra e nel 1971 come 1975: occhi bianchi sul pianeta Terra, nei quali erano rispettivamente Vincent Price e Charlton Heston a vestire i panni di Robert Neville, rimasto vivo in un mondo di morti deambulanti. Un involontario riferimento ai produttori cinematografici?