Ho giá confessato in passsato la mia insana passione per le storie che strappano un sorriso, non posso quindi che provare piacere per la pubblicazione de La compagnia del somaro sdraiato, romanzo fantasy di Marina Bacchiani dalla Spezia, una scrittrice che debutta in questo campo affrontando il non facile tema della fantasy umoristica.

Nel lontano (ma non troppo) ed esotico (ma non troppo) regno di Bragalon, piccolo staterello parte di un ben più vasto impero, la situazione non è affatto allegra.

La lunga guerra in cui l'impero sta gettando le sue risorse da innumerevoli lustri ha praticamente eliminato i maschi adulti e in buone condizioni fisiche, lasciando a donne, bambini, vecchi e storpi il duro compito di tirare avanti alla meno peggio.

Così a Marion, giovane e non del tutto esile fanciulla, è piombato sul collo l'ingrato compito di ricoprire la carica di siniscalco, ruolo prestigioso ma poco remunerato e parecchio noioso, la monotonia è assidua compagna della giovane, almeno sino a quando un grave evento sconvolge la placida quiete del piccolo regno.

Teodoro IC, vegliardo e dispotico sovrano di Bragalon, viene assassinato da un invisibile avvelenatore, probabilmente un malvagio stregone.

Assieme al figlio primogenito Ernst, le cui ferite e cicatrici certificano il suo eroismo in guerra ma che lo hanno segnato nello spirito oltre che nel corpo, Marion inizia le indagini per scoprire chi abbia ucciso l'amato (ma non troppo) sovrano, e nonostante il principe Ernst, valoroso ma a volte un po' lento ad afferrare le cose, non la aiuti particolarmente riesce a farsi un'idea di chi possa essere il colpevole, l'immancabile cattivo della storia.

Ma avere dei sospetti non sempre è sufficiente a mettere il sale sulla coda al colpevole, specie quando questi sembra inafferrabile e dotato di poteri misteriosi e terrificanti, un duro compito aspetta Marion, Ernst e gli amici, o presunti tali, che li aiuteranno a sventare un pericolo che va ben oltre i confini di Bragalon.

La compagnia del somaro sdraiato è un romanzo decisamente diverso dai canoni della fantasy classica, con continui riferimenti alla nostra realtà, e ben pochi elementi immancabili nel genere.

Certo, ci sono l'eroina e l'eroe, ma anche loro non sono propriamente Eowyn o Conan, c'è il cattivo, che differisce decisamente da un Sauron qualsiasi, ci sono i guerrieri ma non sono elfi od orchetti, gli stregoni si rivelano in realtà scienziati o ladri di altrui scoperte, solo un elemento riporta la storia nei binari del fantasy, ma lascerò ai lettori il piacere di scopre quale sia.

I capitoli del romanzo, sottolineati da disegni che presentano i personaggi o i luoghi della storia, scorrono veloci mentre la vicenda si sviluppa, lo stile dell'autrice è particolarmente piacevole e facilita la "presa" sul lettore.

L'umorismo è molto leggero, a volte solo un accenno di ironia pervade le pagine del romanzo, e non condiziona la storia, che ha una sua trama ben definita e spesso drammatica, il terribile rischio di scadere nel ridicolo viene elegantemente evitato.

Probabilmente chi ritiene il fantasy una faccenda molto seria e che sia quasi blasfemo scherzare su maghi e orchetti non apprezzerà particolarmente questo romanzo, a tutti gli altri dovrebbe piacere.

In definitiva un'opera decisamente molto buona, specie considerando che si tratta della prima incursione nel campo del romanzo fantastico da parte dell'autrice, di cui aspettiamo altre opere, ambientate o meno nel fantastico (ma non troppo) regno di Bragalon.

Marina Bacchiani della Spezia è nata nel 1967 a Milano, dove ha preso la decisione di laurearsi in un ramo della scienza facile e con enormi prospettive occupazionali come l'ingegneria nucleare.

Dopo vari anni spesi a lavorare ha deciso di ritirarsi nelle colline piacentine, ignorando che Piacenza e le terre confinanti hanno qualcosa (l'aria, o forse l'acqua) che spinge inesorabilmente le persone verso il fantastico.

Così, dopo alcuni racconti, ha compiuto il gran passo pubblicando il suo primo romanzo fantasy, un passo che ci auguriamo sia il primo di una lunga serie.