Urania già nel passato ci ha regalato degli abbinamenti un po’ particolari. Nel 1976, nel numero 694, in appendice al romanzo di Walter Tevis L’uomo che cadde sulla Terra trovammo la sceneggiatura del film, interpretato da David Bowie, tratto dal libro. Nel 1978 col n. 10 di Classici Fantascienza usciva la sceneggiatura integrale di Quatermass e il pozzo, di Nigel Kneale “originale televisivo in sei puntate trasmesso dalla B.B.C.” come recitava il frontespizio del libro. Urania Collezione giusto un paio d’anni fa ha ristampato Progetto Quatermass, anche questo una sceneggiatura per la televisione, già apparso a puntate all’alba dei tempi su Urania.

Ora insieme a questo L’anno del sole quieto di Wilson Tucker, lo scrittore americano morto nell’ottobre scorso, quasi un omaggio quindi, Collezione ci propone la sceneggiatura del film tratto dal romanzo, scritta da Alan D. Altieri, l’autore italiano noto per i suoi thriller apocalittici.

Tucker ha prodotto poche opere ma di buon livello, ricordiamo I Signori del tempo, apparso per la prima volta nei Romanzi di Urania col n. 45 dove affronta il tema dell’extraterrestre naufragato sulla Terra, e L’uomo che veniva dal futuro, sempre un Romanzi di Urania – il n. 138 – dove il personaggio dell’extraterrestre veniva riproposto; infine l’ottimo I guerrieri nel ghiaccio (Urania 675).

In L’anno del sole quieto Brian Chaney, “ricercatore, traduttore, statistico, un po’ di questo un po’ di quello”, scopritore di Eschatos, la prima stesura del Libro dell’Apocalisse, in uno dei rotoli del Mar Morto, fa parte della piccola squadra che dovrà sperimentare il TDV, Time Displacement Vehicle, una macchina del tempo. I viaggiatori esplorano prima pochi anni nel futuro poi vanno oltre il 2000 ma quello che trovano è un Mondo diverso da quello che si aspettavano. Un mondo che va verso l’Armageddon finale, quell’Eschatos che è un po’ il leit-motiv del libro e più ancora della sceneggiatura.

Tucker ci mostra un futuro spietato, come si poteva prevedere negli Anni ’70, uno dei futuri possibili con la guerra del Vietnam incancrenita, la “conquista” dello spazio congelata da un incidente mortale sulla Luna, i Neri americani incattiviti e ribelli e i cinesi, il “pericolo giallo”, sempre più pericolosi.

Oltra alla sceneggiatura di Altieri da non perdere anche l’interessante prefazione di Giuseppe Lippi.

L’anno del sole quieto (The Year of the Quiet Sun, 1970) di Wilson Tucker, traduzione di Ugo Malaguti – Mondadori, Urania collezione n. 54, pag.402, Euro 4,90.