Nel mondo della fantascienza vige una legge fondamentale, che non è scritta semplicemente perché ormai tutti l'hanno stampata in mente: Se fate arrabbiare Harlan Ellison lui vi trascina in tribunale e cerca di portarvi via anche le mutande. Nel corso della sua ormai quarantennale carriera di scrittore, autore televisivo e quant'altro, il numero delle cause che ha intentato per i motivi più disparati risulta difficile da calcolare almeno quanto il numero di neutrini presenti nell'universo. E la cosa peggiore è che parecchie di queste cause le ha pure vinte.

E' notizia recente che il nostro "eroe" ha intentato due nuove azioni legali, questa volta un po' diverse dal solito. La prima, e più interessante per noi, ci permette di ricordare uno degli episodi più belli della serie classica di Star Trek (qualcuno dice uno degli episodi migliori mai prodotti di un qualsiasi serial), del quale Ellison è il meritevole autore; parliamo ovviamente di The city on the edge of forever, in italiano Uccidere per amore, mitico episodio in cui McCoy si inietta per errore della codazina e, in preda al delirio, attraversa un portale temporale alterando il corso della storia... Ma la trama è arcinota. Il fatto nuovo è che Ellison ha citato in giudizio la Simon And Schuster and Pocket Books per aver utilizzato alcuni personaggi del suo plot in un libro appena pubblicato, McCoy - Provenance Of Shadows (uno dei tanti romanzi basati sull'universo trekkiano), naturalmente senza chiederne il permesso. Ellison avrebbe dichiarato l'intenzione farsi dare dall'editore "un TIR di soldi" per i diritti... La cosa che ha incuriosito parecchi fan è che alcuni spunti e personaggi tratti dall'episodio in questione (come il Guardiano del Tempo) sono già stati usati in un'altra novelization trekkiana, Imzadi, scritta da Peter David, senza che nulla sia successo. Interpellato in proposito, David ha chiarito: "Ho chiamato Harlan e lui mi ha assicurato che non mi avrebbe coinvolto nella causa per due motivi: primo perché siamo amici, secondo perché prima di scrivere Imzadi gli ho chiesto il permesso e alla fine gli ho anche dedicato il libro." Parafrasando quel vecchio proverbio si potrebbe dire: Ellison avvisato, pericolo scampato...

La seconda azione legale è anche più spinosa. Citata in giudizio è la casa editrice Fantagraphics, che pubblica principalmente comics, di proprietà di Gary Groth, Kim Thompson e altre 20 persone, per presunta diffamazione e violazione della privacy. Motivo scatenante è l'imminente pubblicazione dei commenti di Groth sull'andamento di un'altra causa, stavolta subita da Ellison e intentatagli da un autore appartenente alla scuderia di Fantagraphics, Micheal Fleisher. Ellison perse la causa in quell'occasione (aveva espresso commenti poco lusinghieri sulle opere di Fleisher, più o meno quello che capita al novanta per cento degli autori), ma i successivi commenti di Groth sul comportamento di Ellison, nonché l'uso non autorizzato del nome dello scrittore sulla copertina del prossimo numero della rivista, hanno scatenato le ire del buon Harlan.

"Non abbiamo nulla da dire" ha dichiarato Groth, "Se non che lotteremo con vigore." In tal caso hanno trovato un degno avversario.