Occasione perduta per una rivincita del cinema fantastico e per l'Accademia delle Arti e delle Scienze di uscire dal circolo vizioso di premiare prodotti costruiti apposta per vincere il premio e quindi conseguentemente incrementare gli incassi. Si calcola che ogni singolo premio Oscar vinto da un film si concretizzi in un 10-15% di biglietti venduti in più. Quest'anno le ben 13 nomination al film fantasy di Peter Jackson avevano fatto ben sperare finalmente in un riconoscimento al cinema fantastico nelle categorie principali ma ancora una volta ci si è dovuti accontentare di premi nelle categorie tecniche. Alla fine Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello si è portato a casa 4 statuette: fotografia, effetti di trucco, effetti speciali e colonna sonora (di Howard Shore). Un grande riconoscimento per il lavoro di alto livello svolto a livello produttivo ma ancora un mancato riconoscimento a livello artistico. Delusione anche per Ian McKellen che non ha conquistato, sebbene fosse favoritissimo, il premio come Miglior Attore non Protagonista e soprattutto per aver mancato la vittoria nelle categorie principali. In entrambe le categorie ha avuto la meglio A beautiful mind, edificante pellicola nella quale la forza dell'amore vince sulle avversità della vita, un collaudato copione sempre gradito ai membri dell'Academy. Il film è basato sulla vita del matematico premio Nobel John F. Nash ma lo sceneggiatore Akiva Goldsman (Lost in space), pure lui premiato con l'Oscar, ha convenientemente sorvolato con calcolata non-chalance sugli aspetti meno edificanti della difficile vita di Nash, tacendo ad esempio sulla sua bisessualità e sul fatto che il matrimonio che sullo schermo è parte importantissima del suo successo finì con un prematuro divorzio (Nash si è riunito all'ex moglie solo in tempi recenti). Il regista Ron Howard (Apollo 13) e il produttore Brian Gazer devono aver pensato che questi "piccoli particolari" forse non sarebbero stati graditi dal grosso pubblico e così con un colpo di bacchetta magica degno di Harry Potter ecco che sono scomparsi. Qualcuno ha ribattezzato il film A beautiful lie. L'immaginifico musical australiano Moulin Rouge ha conquistato due statuette, per le scenografie e i costumi mentre il divertente cartoon Shrek ha vinto il premio come miglior film di animazione. Sul fronte italiano da segnalare ancora una statuetta al nostro Pietro Scalia in qualità di montatore per il film di guerra di Ridley Scott Black Hawk Down. Scalia, già collaboratore di Oliver Stone, alla fine del suo discorso di ringraziamento in perfetto inglese ha lanciato un "Viva l'Italia" in italiano che ha riscaldato il nostro orgoglio nazionalistico. Niente da fare invece per i nostri cugini d'oltralpe: Il favoloso mondo di Amelie che aveva ricevuto ben cinque nomination alla fine non ha vinto niente.