A causa della decisione di George Lucas di alterare (di nuovo) la saga di Star Wars per la sua uscita in Blu-ray, sia sui mezzi di comunicazione tradizionali sia in rete è scoppiato il dibattito su quanto diritto abbia un autore di cambiare il suo materiale dopo che è arrivato sul mercato.

Dal canto suo, Steven Spielberg la vede in modo diverso: durante una serata organizzata da Hero Complex per il 30° anniversario di Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta, il regista ha parlato di quello che ha definito l'argomento scottante di questo periodo. E sebbene ritenga Lucas libero di fare quello che vuole, ha anche precisato che "una volta ci ho provato anch'io e sono sopravvissuto abbastanza da pentirmene".

Il riferimento è al ritocco effettuato in E.T., dove aveva deciso di sostituire le armi in mano agli agenti governativi con dei walkie talkie. "Ero diventato ipersensibile ad alcune reazioni a E.T. e avevo pensato che se la tecnologia si fosse evoluta abbastanza, avrei potuto cambiare qualcosa. È andata bene per un po', ma poi mi sono reso conto che quello che avevo fatto era stato rubare i ricordi di E.T. al pubblico che lo amava così com'era."

Ha quindi aggiunto che l'unico contributo che darà al dvd sarà convincere la Universal a inserire sia la versione originale che la versione ritoccata al costo di un solo disco, poi ha lanciato un sondaggio fra il pubblico: "Se inserissi una sola versione di E.T. nel Blu-ray e fosse quella originale del 1982, avreste obiezioni?" E quando la folla è esplosa in un No (non come quello di Darth Vader) all'unisono, ha concluso: "Allora sarà così".

Se si considera che non ha intenzione di ritoccare nemmeno la versione Blu-ray di Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta, bisogna riconoscere a Spielberg che tiene in considerazione i desideri del pubblico. Capito George?