Il grandioso successo commerciale di Avatar, 2,7 miliardi di dollari solo al cinema, ha fatto risvegliare l'interesse di Hollywood verso le grandi produzioni fantascientifiche. Adesso, ai numerosi progetti già in cantiere come quello della trilogia della Fondazione, se ne aggiunge uno nuovo di zecca. Per una volta non si tratta di un remake o di una trasposizione, ma di un film tutto nuovo per il quale Fox 2000, etichetta collegata al colosso multimediale, si è affidata alle cure di una delle coppie d'oro di fratelli del cinema, vale a dire Ridley Scott (Alien, Blade Runner) e Tony Scott (Déjà vu).

Parliamo di Ion, titolo provvisorio del progetto che parte da una storia scritta dal quasi esordiente Will Dunn (il suo unico altro script è ancora invenduto), e che nelle intenzioni dovrebbe replicare la formula fantascienza-dramma epico-grandi sentimenti-effetti speciali, che ha fatto la fortuna della creatura di James Cameron. Secondo le scarne indiscrezioni, il film racconta la storia di un uomo che vagabonda sul pianeta Terra, nelle sue versione poste in tanti universi alternativi, alla ricerca della reincarnazione della donna amata. In realtà lo script di Dunn girava sostanzialmente ignorato da un anno, finché il grande successo di Avatar non ha scatenato la caccia al drammone fantascientifico con elementi romantici e una spruzzata di spiritualità. I fratelli Scott se ne sono impossessati, gli hanno dato una sistemata e lo hanno proposto alla Fox. Non contenti hanno già anche trovato il protagonista principale del film: si tratta di Channing Tatum, astro nascente hollywoodiano visto di recente in G.I. Joe: La nascita dei CobraDear John.

Naturalmente è ancora tutto da definire l'aspetto tecnico (3D o no?), il resto del cast regista compreso, la parte produttiva e l'inizio delle riprese. Impossibile azzardare qualunque previsione di uscita, anche perchè Ridley è ben impegnato con la trasposizione di Guerra Eterna e con il prequel di Alien, e Tony sta dando la precedenza alla sua attività di produttore soprattutto televisivo. Va detto che Avatar, tra pregi e difetti, sta dando una possibilità di uscita a molti progetti fantascientifici che, diversamente, avrebbero avuto più difficoltà a farsi notare. Ne è un esempio lo script di Dunn ma anche di molti altri. Il problema è che la tendenza hollywoodiana all'incasso sicuro tende a privilegiare un certo tipo di progetti, classificabili con l'espressione "Romantic Sci-Fi Epic"; e quando qualcuno ha dei dubbi, basta citare la parola magica, Avatar, e alle major si illuminano i volti.

Citando alcuni progetti in ordine sparso: All you need is kill, progetto Warner Bros. tratto dal romanzo del giapponese Hiroshi Sakurazaka, basato sula storia di un soldato dell'esercito terrestre che, durante una battaglia contro forze aliene, cade in un loop temporale che lo porta a rivivere il giorno in cui viene ucciso. Oppure Pacific Rim, progetto Legendary Pictures in cui si rovesciano i ruoli di Avatar ed è la Terra a essere invasa dagli extraterrestri che intendono sfruttarne le risorse minerarie. Ancora Legendary si è buttata sull'adattamento di Mass Effect, videogioco di grande successo, un'epopea futura a base di grandi civiltà estinte, immense astronavi stellari, lotte furibonde fra varie razze per il controllo dell'Unobtanium, e al cui script sta lavorando Mark Protosevich (Io sono leggenda). Insomma, i progetti in cantiere cominciano a essere parecchi; il dubbio è che possano essere tutti uguali.