È arrivato nelle librerie il terzo romanzo della trilogia Deepgate Codex. Alan Campbell ci aveva deliziato con la descrizione di un mondo particolare e di una città sospesa su un abisso senza fondo. Ora con Il dio delle anime (God of Clocks, 2009) possiamo finalmente sapere come si conclude la storia iniziata con Il raccoglitore di anime e proseguita poi con Il dio delle nebbie, entrambi pubblicati da Editrice Nord.

Nel primo romanzo l’autore ci ha “condotto” nell’immensa città di Deepgate che si trova in mezzo alla distesa di Sabbiemorte. Deepgate non è una città normale. È stata edificata sospesa su un profondissimo abisso con un sistema di cavi, reti ed enormi catene. Deepgate è da secoli in guerra con il popolo nomade degli Heshette che adorano Ayen, madre del dio Ulcis. Quest'ultimo, detto anche il Raccoglitore d’Anime, vive nell'abisso sotto Deepgate ed è adorato dai suoi abitanti, i quali gettano nell’abisso i loro morti affinché il dio possa formare l'esercito che sconfiggerà Ayen.

Il protagonista della serie è Dill, l’ultimo degli arconti, un ragazzo di sedici anni che ha sempre vissuto nel Tempio dove i sacerdoti della Chiesa di Ulcis formano una teocrazia che governa la città.

Dopo aver perso la grande battaglia contro le Spine, la città di Deepgate è stata soggiogata. Gran parte delle catene che la tengono sospesa sopra l’Abisso hanno ceduto e il Tempio, un labirinto di torri, edifici in pietra e sotterranei sembra ormai sul punto di precipitare nelle profondità della terra... Anche il giovane Dill è impotente e rassegnato: a causa della morte di Ulcis, infatti, le anime intrappolate nell’Abisso stanno invadendo Deepgate, portando morte e distruzione.

L’unico essere che potrebbe fronteggiare e neutralizzare questa minaccia è Cospinol, ma il dio del mare è intrappolato da più di tremila anni in una nave marcescente avvolta dalla nebbia. Il giorno del suo arrivo perciò è ancora lontano e, con la città ormai soffocata da una spirale di violenza, toccherà ancora una volta a Dill affrontare le proprie paure e angosce per compiere il destino della sua gloriosa stirpe: l’inferno è in attesa della sua anima...

L’autore. Alan Campbell è nato a Falkirk, in Scozia. Ha studiato all’Università di Edimburgo, ha lavorato come designer informatico ed è stato tra i creatori del videogame Grand Theft Auto.

Successivamente ha deciso di dedicarsi alle sue due vere passioni: la fotografia e la scrittura. Con il romanzo Il raccoglitore d’anime si è imposto come una delle voci più interessanti e innovative nel panorama fantastico. Nel 2008 ha scritto anche un racconto dal titolo Lye Street che è un prequel al suo romanzo d’esordio.

La quarta di copertina. Le porte dell'Inferno sono state aperte e un esercito di creature spaventose, guidate dal perfido Menoa, ha distrutto la città sospe­sa di Deepgate. Quando anche Coreollis cade sotto i colpi delle inarrestabili armate del Signore del Labirinto, l'esito della guerra tra gli dei di Sabbiemorte sembra ormai segnato. Eppure l'ex assassina Ra­chel Hael è decisa a tentare tutto il possi­bile per rovesciare le sorti del conflitto e per questo coinvolge la maga  Mina Greene e il dio Hasp in una missione disperata: raggiungere il dio degli orologi nella sua roccaforte e, col suo aiuto, convincere le forze del Paradiso a combattere al loro fianco. Tuttavia Rachel si ritroverà ben presto a doversi difendere non soltanto dai dodici arconiti di Menoa - enormi automi che le stanno dando la caccia -, ma persi­no dallo stesso Hasp, in cui è stato im­piantato un parassita che lo obbliga a ob­bedire agli ordini del nemico. Schiacciata dal sospetto e dalla diffidenza, Rachel teme che sia giunto per lei il momento dell'e­stremo sacrificio, nella speranza che il gi­gante John Anchor riesca a trascinare la na­ve di Cospinol, il dio della nebbia, proprio là dove Menoa si sente più al sicuro: nel­l'abisso dell'Inferno...

Alan Campbell, Il Dio delle anime (God of Clocks, 2009)

Traduzione Gianluigi Zuddas, Editrice Nord, collana Narrativa 393, pagg. 364, euro 18,60