Silvio Sosio ha lasciato, con una lettera aperta inviata al presidente e al vicepresidente dell'associazione e all'organizzazione dell'Italcon, la carica di segretario della WorldSF e di socio della stessa.

Riportiamo alcuni brani della lettera per documentare le motivazioni di quanto accaduto.

"Il mio compito nella WorldSF è sostanzialmente quello di lavorare alle procedure del Premio Italia. E l'organizzazione del Premio Italia è a tutti gli effetti l'unica attività della World SF in questi ultimi anni. Purtroppo, ho avuto modo di verificare che non solo la WorldSF non sta riuscendo nel suo compito di rendere il premio Italia il più possibile attendibile, compito che le era stato affidato proprio dopo situazioni analoghe verificatesi in epoche precedenti quando ognuno organizzava il premio come voleva. Al contrario, è diventata lo strumento attraverso il quale il premio viene pilotato, in modo da fare cadere in mano a uno specifico gruppo tutti i premi raggiungibili per competenza."

Da alcuni anni il voto al premio Italia è riservato ai partecipanti alle ultime due edizioni dell'Italcon e ai soci della WorldSF. Fino ad alcuni anni fa l'iscrizione alla WorldSF era riservata ai professionisti, ed era necessario produrre documenti per garantire di essere stati pagati per prestazioni nel settore. Alcuni anni fa l'iscrizione è stata liberalizzata.

Il fatto che ha invalidato, secondo Sosio, la correttezza delle votazioni di quest'anno è un elevato numero di nuovi iscritti alla WorldSF, tutti provenienti dallo stesso ambiente, che hanno sbilanciato il premio. "Quest'anno ci sono 23 votanti che hanno un indirizzo email con dominio @elaralibri.it. La maggior parte non sono mai stati a un'Italcon, ma sono soci della WorldSF. Diciassette di questi hanno un'iscrizione registrata con un unico indirizzo email: elara@elaralibri.it."

L'elenco dei votanti non è rimasto una potenzialità inespressa, anzi. "Al termine della prima sessione di voti, una rapida analisi dei dati dice che ci sono 19 voti identici, più un'altra dozzina quasi uguali (solo lievemente mescolati). L'anno scorso si è verificato il caso di 14 voti identici. Negli anni precedenti da quando gestisco io il voto (dal 2004) non ci sono mai stati più di due voti identici."

"Quando parlo di voti identici - precisa Sosio - non intendo voti che indicano gli stessi candidati, ma che li indicano in modo identico, scritti nello stesso modo, con lo stesso ordine, gli stessi spazi e le stesse virgole."

Inoltre, aggiunge Sosio, "ben 17 voti vengono da soli quattro indirizzi ip."

La lettera include anche dettagli sull'andamento del voto nella prima fase, che non riportiamo in quanto proibito dal regolamento del premio. I dati saranno comunque pubblici alla fine delle votazioni.

Sosio precisa che "il regolamento [del premio Italia] non impedisce a chicchesia di pagare le quote di iscrizione per un'altra persona, non impedisce a una persona di dare mandato a chi vuole di compilare la propria scheda voto a suo nome; i regolamenti di voto del premio non mi risultano essere stati violati, quindi non si è verificato nulla di tecnicamente illegale o scorretto."

"Temo però - dice Sosio - che tutto ciò non sia coerente col mandato della World SF di garantire la correttezza del premio Italia. Forse c'è la lettera, certamente è assente lo spirito. Ciò che qui non ha funzionato, a mio avviso, è il regolamento, che ha consentito questo abuso."

Sembra che già lo scorso anno si fosse verificata una situazione analoga, che aveva portata a Elara tutti i premi, con l'eccezione di due o tre categorie. L'anno scorso i votanti @elaralibri.it erano solo otto.

"Secondo alcuni - dice Sosio - certe cose sono inevitabili; questo non coincide con la mia opinione, ma può anche darsi. Certamente è evitabile che avvengano con sotto scritto il mio nome. Per questo le mie dimissioni sono confermate e definitive. Lascio il ruolo di responsabilità nella World SF, e ritiro anche la mia iscrizione alla World SF."

Sosio ha tenuto anche a sottolineare che non ritiene in alcun modo il presidente dell'Associazione Ernesto Vegetti responsabile di scorrettezze, abusi o slealtà nei confronti del premio, che anzi proprio grazie alla sua gestione negli ultimi anni ha vissuto un lungo periodo di ottima amministrazione. Le regole per evitare questo genere di problemi vanno scritte e riscritte in continuazione; anche quest'anno sarà opportuno lavorare per difendere le prossime edizioni del premio.