Con questo volume prosegue la pubblicazione di tutti i racconti scritti da Philip K. Dick nell’anno 1954 periodo in cui l’autore stava affinando il suo modo di scrivere in attesa poi di cimentarsi nell’ambito del romanzo e regalare a noi lettori tanti capolavori.

Ma anche in questi racconti ci si rende conto del grande potenziale di fantasia dell’autore che passa tranquillamente dal racconto fantastico alla fantascienza e al gotico.

Questo secondo volume, edito dalla Fanucci Editore col titolo Tutti i racconti – 1954 (Short Stories Collection vol. 2) è la ristampa del secondo volume della serie Le presenze invisibili pubblicate per la prima volta dalla Mondadori/Interno Giallo nel 1994. Furono pubblicati quattro volumi che ora sono praticamente introvabili.

Nei racconti di Dick molto spesso il lettore viene coinvolto e sorpreso dal colpo di scena finale, dal rovesciamento di premesse del tutto normali e dal cambiamento improvviso del punto di vista.

Il volume contiene 28 racconti che vanno dal famoso Next a Squadra di riparazione e da Piccola città a I marziani arrivano a frotte solo per citarne alcuni. Il volume è completato da una interessante introduzione di Carlo Pagetti.

Sull’autore sono state spese e scritte migliaia di pagine pertanto riteniamo superfluo aggiunge altro se non due righe biografiche: è nato a Chicago nel 1928. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Durante un’esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La svastica sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, da cui è tratto Blade Runner di Ridley Scott, e Ubik. Negli anni Settanta pubblica l’ultima opera, la Trilogia di Valis. Muore il 2 marzo 1982, stroncato da un ictus.

Dalla quarta di copertina: I racconti di Dick raccolti in questo volume furono pubblicati per la prima volta nel 1954, in un periodo in cui lo scrittore californiano stava affinando la sua ispirazione narrativa, in attesa di cimentarsi con i primi romanzi. L’autore esplora molteplici generi narrativi — il fantastico, la fantascienza, il gotico — come fosse un astronauta irrequieto della letteratura popolare, che si muove da un pianeta all’altro. Accanto all’esplorazione del fantastico, grazie alla quale l’autore amplia i confini del genere della fantascienza con un ricco ventaglio di scenari futuristici, si afferma l’esigenza di rimanere ancorato alla realtà contemporanea, raffigurata in molti racconti attraverso vicende quotidiane che vengono sconvolte da eventi sconcertanti e inimmaginabili, che irrompono nella vita di ogni giorno.

Tutti i racconti -1954  di  Philip K. Dick  (Short Stories Collection vol. 2), traduzioni di Vittorio Curtoni, Maurizio Nati, Sandro Pergameno, Delio Zinoni, Fanucci Editore - Collezione Dick - pag. 561 - euro 22,00.