Cos'ha a che fare il computer con la fantascienza? Apparentemente non molto, ma a ben guardare più di quello che ci si aspetta. Bisogna ammettere innanzitutto che entrambi gli argomenti fanno parte del classico corredo di interessi dei "geek" (non siamo tutti un po' geek?); ed è naturale che chi è appassionato di tecnologia tenda a interessarsi delle sue estreme conseguenze ed evoluzioni, così come è logico che l'attenzione di chi ama leggere fantascienza venga attirata dal settore dove il progresso è più manifestamente visibile.

Quello che è meno evidente è che la percentuale di utenti Apple Mac - i macchisti del titolo - sia un pochino più alta tra gli appassionati di fantascienza. Ce ne siamo resi conto proprio nelle scorse Deepcon, dove era un gran girare di iBook, PowerBook, MacMini, MacBook. Ma abbiamo anche dei dati oggettivi, ricavati dai log dei nostri siti: la percentuale di utenti Mac di FantasyMagazine, per esempio, è del 4,75 (già superiore alla media nazionale, che si aggira sul 3,5%), ma tra gli utenti di Fantascienza.com sale oltre il 6% (abbiamo anche un bel 4% e rotti di cugini linuxisti).

Da qui l'idea di provare a organizzare una riunione, che si terrà giovedì 13 marzo a tarda sera all'interno della Deepcon, a Fiuggi. Sarà un'occasione per tirare fuori tutti quanti il proprio portatile bianco o argentato, collegarsi magari in una rete Airport creata per l'occasione, e iniziare a progettare un piano per assimilare il resto del mondo.

La resistenza è futile...