Lo sceneggiatore newyorchese Akiva Goldsman può contare nel proprio curriculum pellicole non propriamente riuscite quali per esempio Lost in Space e Il codice Da Vinci, ma anche eccellenti produzioni come A Beautiful Mind e Cinderella Man. Incaricato di coprodurre e stendere lo script dell'imminente I Am Legend, insieme a Mark Protosevich (The Cell, Poseidon), ha sentito anch'egli la necessità di intervenire sulla storia scritta da Richard Matheson per adattarla al gusto del pubblico contemporaneo. E' lo stesso sceneggiatore a rivelarlo nella conferenza stampa di presentazione del film tenutasi giorni fa a Beverly Hills, in California. Tra l'altro Goldsman ha già lavorato con il protagonista del film Will Smith in I, Robot del 2004.

"Uno dei maggiori cambiamenti è consistito nello spostare la location della vicenda da Los Angeles a New York" ha dichiarato Goldsman. "Dal punto di vista del romanzo è davvero efficace svuotare Los Angeles, ma cinematograficamente questo non rende perché Los Angeles è sempre vuota. Svuotare New York invece è molto diverso." Il film sposta la vicenda anche temporalmente, nel 2012, e inserisce qua e là qualche elemento che richiama la nostra realtà, come il prezzo della benzina a 6,63 dollari al gallone (circa 1,18 euro al litro, ora come ora una pacchia) e il manifesto del film Batman vs. Superman in uscita nel 2010 (Goldsman ha curato la scenggiatura di due episodi delle avventure dell'uomo pipistrello). "Abbiamo voluto fissare una data che rappresentasse una sorta di presente alternativo. Per quanto riguarda i manifesti, avremmo voluto inserirne altri relativi agli eroi della DC Comics ma ci siamo dovuti limitare perché qualcuno pretendeva parecchi soldi per darci il permesso."

Goldsman ha poi aggiunto che il film ha qualche credito nei confronti di almeno uno dei vari adattamenti del libro di Matheson. "Ci siamo ispirati sia al romanzo originale che al film The Omega Man del 1971 (Occhi bianchi sul pianeta terra nella versione italiana, N.d.A.) con Charlton Heston, che era veramente un'ottima produzione. Il nostro film è una specie di ibrido. Ora non voglio fare un elenco di cosa abbiamo e non abbiamo cambiato, abbiamo però cercato di restare nello spirito di entrambe le opere. Ovviamente una delle questioni più importanti di sempre nell'adattamento di un'opera sta nello scrivere la conclusione; ma lascio agli altri immaginare fino a quale grado di fedeltà siamo giunti." Parole che forse deludono coloro che speravano in un adattamento più fedele al romanzo, ma che probabilmente rendono meglio la realtà del lavoro hollywoodiano, sempre meno propenso a sperimentare e invece teso a ripercorrere strade sicure e collaudate; non a caso la trasposizione del 1971 fu quella che ottenne il maggior successo commerciale.

Per il lancio del film sono stati pubblicati nove poster, che illustrano le città del mondo distrutte; sapreste riconoscerle tutte?

Infine, ecco i trailer del film.