Un rapporto feticista, un amore sadomasochista, una dominazione lenta ed elegante, una passione tenera ed insostituibile, la libertà conquistata a passi brevi, la dispersione del proprio dolore interiore grazie alla sua canalizzazione. Sono questi i temi di Secretary pellicola di grande successo al Sundance Festival, ma soprattutto analisi - attraverso un rapporto di lavoro - della terapia di due persone che - trovatesi per caso - esprimono le loro pulsioni più recondite in maniera originale.

E' tramite la risposta ad un annuncio pubblicitario che una ragazza sofferente di manie autolesioniste, diventa la segretaria di un misterioso avvocato. Il rapporto tra i due cresce di livello ed intensità sfuggendo ad una presunta normalità e ad una resa canonica degli schemi del rapporto di coppia. Pieno di humour, fortemente sensuale, disperatamente romantico, sebbene di un romanticismo particolare e difficilmente esportabile, Secretary è un'analisi originale di una strana cura messa in piedi spontaneamente tra due persone molto diverse tra loro. Un film divertente e geniale che spiegando la cosiddetta perversione attraverso il suo paradosso, mette in luce le qualità straordinarie non solo dei due attori protagonisti di cui non si potrà mai dire abbastanza bene, ma anche del talento del regista e sceneggiatore Steven Shainberg nel mostrare un altro tipo d'amore senza mai superare i confini del cattivo gusto o dello scontato. Un film, fino alla fine, imprevedibile e coinvolgente, con il suo tono anni Settanta e il suo appassionato gioco di seduzione.