Delos 31: Zaffiro e Acciaio di Stefano Costa



Una musica inquietante sottolinea le immagini di una maglia (l'equilibrio dello spazio-tempo?) che si sfalda mentre una voce fuori campo recita: "Tutte le anomalie verranno regolate dalle forze che controllano ogni dimensione. Ovunque ci sia vita non verranno utilizzati elementi transuranici pesanti. Sono disponibili pesi atomici medi: Oro, Piombo, Rame, Giaietto, Diamante, Radio, Zaffiro, Argento e Acciaio. Sono stati scelti Zaffiro e Acciaio"...

"All irregularities will be handled by the forces controlling each dimension. Transuranic heavy elements may not be used where there is life.

Medium atomic weights are available: Gold, Lead, Copper, Jet, Diamond,

Radium, Sapphire, Silver and Steel. Sapphire and Steel have been assigned."

Niente di così strano! Sta solo cominciando Zaffiro e Acciaio, una delle serie televisive più caratteristiche e strane mai prodotte per la televisione.

il telefilm

"...Questo è il motivo per cui ho scritto Zaffiro e Acciaio: siamo pieni di storie nelle quali i personaggi viaggiano nel tempo, ma nessuna nella quale è il tempo stesso a viaggiare..." Con queste parole P.J. Hammond spiegava la nascita di Zaffiro e Acciaio, commissionata dalla ITC e prodotta negli studi della ATV tra il 1979 e il 1982, e ancora oggi considerata serie culto della fantascienza, nonostante l'esiguità delle sue 6 avventure per complessivi 34 episodi.

Hammond voleva creare "una detective story nella quale era protagonista il tempo" e "nella quale non ci si spostava avanti e indietro nel tempo, ma era il tempo ad irrompere nella storia"

Ci si domanda quale sia stato il segreto del successo di una serie televisiva prodotta decisamente a basso costo, con un cast ridottissimo ed effetti speciali ridotti al lumicino: sicuramente la presenza di David McCallum, l'amato attore di The Man from U.N.C.L.E. e della bella Joanna Lumley nei panni di Zaffiro, ma soprattutto l'estrema originalità della serie, tale da decretarne il successo tra una schiera di fedelissimi fans ma anche da sconcertare una buona parte del pubblico (se non quello inglese, piuttosto recettivo al sofa-drama e grande estimatore dell'altrettanto originale Doctor Who, sicuramente quello straniero, meno avvezzo ad atmosfere così claustrofobiche.)

A decretare la fine della produzione, avvenuta nel 1982, non fu una cattiva risposta del pubblico (che fu anzi lusinghiera) bensì una sfortunata combinazione di eventi sfavorevoli: gli alti costi di produzione (!), la frequente indisponibilità dei due attori principali e la trasformazione della ATV in Central.

Nessun appassionato della serie ha mai definito chiaramente a quale genere potesse essere avvicinata: chi parla di fantascienza, chi di thriller psicologico, chi di fantasy; qualcuno si azzarda a definizioni miste: psicothriller fantascientifico oppure un incrocio tra Lovecraft e Doctor Who, altri si limitano più salomonicamente a parlare del genere di Zaffiro e Acciaio.

Un denso alone di mistero circonda i due protagonisti: nella pre-pubblicità

della serie si dice di Acciaio "...gli si potrebbe credere se dicesse di essere giunto sulla Terra da un pianeta remoto"; nella pubblicità del primo episodio della prima avventura ci si riferisce ai due protagonisti dicendo "Chi sono? Non ci è detto nulla tranne che sono gli unici in grado di riportare indietro i genitori (di Rob ed Helen)". Nella terza avventura vengono definiti essere "due agenti provenienti da un'altra dimensione".

La lettura degli episodi alla luce della sigla introduttiva dà molti indizi sulla natura dei personaggi: Zaffiro e Acciaio sono due agenti operativi, inviati (...sono stati scelti...) da una non precisata entità che ha interesse affinché tutte le anomalie vengano regolate (si è a lungo discusso sul presunto aspetto divino di questa entità, vigile e superiore rispetto alle forze che controllano ogni dimensione).

L'intervento regolatore di questi agenti è subordinato alla presenza o meno di vita nelle zone interessate dalle anomalie (ovunque ci sia vita non verranno utilizzati elementi transuranici pesanti) quasi a testimonianza che le missioni vengano calibrate per evitare presumibili effetti devastanti nei confronti delle forme di vita locali. In un episodio Zaffiro dirà che ci sono 127 agenti e Acciaio specificherà che se ne possono considerare solo 115 infatti: "non possiamo fidarci dei Transuranici, sono instabili".

Zaffiro e Acciaio giungono sul luogo delle loro indagini quasi contemporaneamente, ma non simultaneamente, si ha più l'effetto di un rendez-vous pianificato in sede di briefing piuttosto che il classico party teletrasportato in stile Star Trek. Gli aiuti che gli vengono forniti dagli altri elementi sono spesso inaspettati, quasi vi fosse una regia che segue le loro operazioni pronta ad intervenire.

Le atmosfere sono claustrofobiche, permeate da un terribile senso di attesa e ansia: lo spettatore non ha la tensione del thriller, non si aspetta che l'assassino di turno sbuchi fuori dall'armadio armato di un coltellaccio, è tuttavia oppresso dalla certezza che qualcosa sta per accadere, qualcosa di terribile.

Le attese sono magistralmente calibrate, si può rimanere con il fiato sospeso per un intero episodio senza che accada nulla, questo crea un impressionate effetto di psicodramma.

Se a ciò aggiungiamo il fatto che le riprese sono effettuate esclusivamente in interni bui e che l'esiguo numero di personaggi riduce i dialoghi al minimo (come se non bastasse Zaffiro e Acciaio comunicano telepaticamente) si può immaginare la valenza emotiva che viene a significare la fotografia.

Non viene utilizzato nessun particolare effetto speciale, il più delle volte ci si limita al cambio di colore degli occhi di Zaffiro, qualche effetto sonoro e un poco di make-up; ciò riversa tutta la tensione narrativa sulla recitazione pura degli attori.

Nelle avventure non si utilizzano tecnologie aliene o armi futuristiche, il device come oggetto concreto è sostituito dal più sfuggente power: telepatia, telecinesi, chiromanzia, psionica. Ciò confonde lo spettatore sulle reali potenzialità dei protagonisti. Spesso Acciaio invita Zaffiro, quando non riesce a ottenere apprezzabili risultati con i suoi poteri, a insistere con più forza. I protagonisti non si cimentano in duelli di superpoteri eppure, all'occorrenza, compiono azioni palesemente inumane (Acciaio, nell'intento di salvare Zaffiro, porta la temperatura del suo corpo allo zero assoluto). Ciò lascia nello spettatore l'impressione che i due agenti siano quasi riluttanti ad usare i loro poteri e, nonostante le minacce che affrontano possano essere letali anche per loro, evitano di organizzare strike-force preferendo l'investigazione e soluzioni innocue per tutti (nella seconda avventura ad esempio stabiliscono un compromesso con l'Oscurità).

In Zaffiro e Acciaio non si ha la figura squisitamente americana del villain, il cattivo che concretizza nelle sue gesta e nelle sue capacità la minaccia, quanto quella della menace ovvero il pericolo puro, la minaccia senza forma. I due agenti non intervengono per affrontare un pericolo noto, essi devono solo individuare e correggere un'anomalia la cui natura ignota è oggetto della loro investigazione. Il pericolo è sempre (tranne nell'ultima avventura, nella quale si imbattono in una vera propria trappola) scatenato dall'interferenza degli stessi Zaffiro e Acciaio: il tempo sa che loro possono interferire nei suoi piani e non ha nessuna intenzione di permetterglielo.

Ogni personaggio rispecchia nell'elemento che rappresenta (e di cui veste i colori) le caratteristiche che lo contraddistinguono: Piombo (Val Pringle) è un gigantesco uomo di colore dalla forza bruta, Argento (David Collings) un tecnico, Zaffiro è emotiva e dotata di forti poteri mentali, Acciaio incarna la freddezza e la forza della ragione.

Se è però vero che Zaffiro e Acciaio rappresentato il tipico binomio di ogni coppia di investigatori (uno diplomatico e l'altro duro, uno che emana calore umano e l'altro freddo e distaccato) è anche vero che gli scontri fisici vengono più spesso affrontati da Zaffiro piuttosto che da Acciaio, il quale sembrerebbe preferire evitare il confronto diretto.

Non si hanno contatti con altri elementi, solo riferimenti occasionali; nella prima avventura Piombo riferisce che Giaietto invia i saluti ad Acciaio e che Rame ha qualche problema con (ma non lo abbiamo ancora incontrato) Argento. Vi sono riferimenti agli altri elementi anche nella quarta avventura.

 

le avventure

Una caratteristiche di Zaffiro e Acciaio è che nei credits non venne attribuito un nome ad ogni avventura, né tantomeno ai singoli episodi, così che ancora oggi ci si riferisce ad essi chiamandoli Avventura 1, Avventura 2 ecc. oppure attribuendogli dei titoli che, ovviamente, non sono ufficiali.

Esistono quindi tre generi di titolo per ogni avventura: i titoli ufficiali, cioè i classici Adventure 1, 2, 3 che compaiono anche sulle videocassette, i titoli accreditati, con cui ci si riferiva alle avventure durante le riprese, riportati da P.J. Hammond in alcune interviste nonché su un articolo del 1986 apparso su Time Screen, e quelli non ufficiali, titoli attribuiti dal fandom e dalle guide televisive (in Italia venne fatto anche per i singoli episodi, ricordo la frenesia con cui attesi un famigerato Foto di famiglia dopo The Trap... ovviamente non venne mai trasmesso.)

Noi riporteremo per ogni avventura i titoli accreditati (in grassetto) e alcuni dei titoli non ufficiali più noti (in corsivo).

Fonte di buona parte del materiale qui rappresentato è la pagina Sapphire and Steel (http://www.thenet.co.uk/~eoghann/ssguide.txt) presente su TheNet.

Serie creata da P.J. Hammond

Produttore esecutivo: David Reid

Produttore: Shaun O'Riordan

Musica: Cyril Ornadel

Cast: Acciaio: David McCallum; Zaffiro: Joanna Lumley

Avventura I - Escape through a crack in time

(The nursery rhymes, The clocks, The house that jack built, The house)

6 episodi - data della prima trasmissione: 10, 12, 17, 19, 24, 26 luglio 1979

Scritto da: P.J. Hammond

Diretto da: Shaun O'Riordan

Cast: Rob: Steven O'Shea; Helen: Tamasin Bridge; Piombo: Val Pringle; Madre: Felicity Harrison; Padre: John Golightly; Poliziotto: Charles Pemberton; Paesano: Ronald Goodale

L'avventura comincia in una grande casa dove due genitori stanno leggendo una filastrocca alla loro bambina: "soffia dal nord un vento impetuoso, la terra si copre di un manto nevoso, su per le scale, giù' per le scale, su per le scale, giù per le scale...". Al piano di sotto il figlio maggiore Rob sta svolgendo i compiti in cucina. Improvvisamente tutti gli orologi della casa smettono di funzionare mentre i genitori svaniscono nel nulla; Rob, terrorizzato, telefona immediatamente alla polizia e pochi secondi dopo arrivano Zaffiro e Acciaio. La filastrocca recitata dai genitori ha evocato un'entità ostile che immediatamente aggredisce i due protagonisti: Zaffiro rimane imprigionata in un quadro e Acciaio è costretto a portare la sua temperatura corporea fino allo zero assoluto per poterla salvare. Sembrerebbe che si sia arrivati ad una situazione di stallo quando un altro personaggio interviene per offrire il suo aiuto: si tratta di Piombo, un enorme uomo di colore che ha come caratteristica elementale la possanza. Per mezzo del suo aiuto Zaffiro e Acciaio riescono ad attrarre ed imprigionare l'entità nello scantinato quindi, Piombo, la sradica dalle fondamenta della casa debellandola definitivamente. Il caso è risolto, Zaffiro e Acciaio si smaterializzano mentre i genitori ricompaiono come se non fossero mai svaniti.

Note: l'ossessionante ripetersi della filastrocca e il senso di aspettativa che permea l'avventura ne fa, assieme a the railway station, una delle avventure più inquietanti della serie. E' l'unica storia in cui compare Piombo dal quale apprendiamo per la prima volta l'esistenza di altri elementi: Giaietto, Rame e Argento.

Avventura II - The railway station

(The station, The soldier)

8 episodi - data della prima trasmissione: 31 luglio 1979, 2, 7, 9 agosto 1979, 13, 15, 20, 22 novembre 1979.

Scritto da: P J Hammond

Diretto da: Shaun O'Riordan [1-4, 7, 8] e David Foster  [1-7]

Cast: Tully: Gerald James; Pearce (Soldato): Tom Kelly; Sommergibilista (voce), David Woodcock; Pilota (voce): David Cann

L'Oscurità sta prendendo il controllo di una vecchia stazione ferroviaria dismessa, essa è alimentata e scatenata dal risentimento di coloro che morirono prematuramente: un soldato ucciso il giorno dell'armistizio della prima guerra mondiale, tre tecnici asfissiati in un sottomarino sperimentale, un pilota abbattuto all'ultimo volo prima del congedo. Con l'aiuto di un anziano cacciatore di fantasmi, Zaffiro e Acciaio cercano di contattare l'entità che si dimostra però ostile ed aggredisce gli investigatori. Dapprima si impossessa di Zaffiro scatenandola contro acciaio, quindi trasporta Acciaio su un campo di battaglia della Grande Guerra intrappolandolo nel filo spinato. Dopo aver respinto ogni aggressione i due viaggiatori del tempo riescono a comunicare con l'entità, convincendola ad accettare uno scambio: essa libererà le sue vittime e lascerà che il tempo riprenda il suo corso in cambio degli ultimi anni di vita di Tully, l'investigatore.

Note: si tratta di uno degli episodi più amati dal pubblico ed è anche uno dei più inquietanti. Per una serie di incidenti tecnici la televisione inglese dovette ritrasmettere i primi quattro episodi (e quindi tutta la puntata) in epoca successiva.

Avventura III - The creatures' revenge

(The time capsule, The changeling, Animals)

6 episodi - data della prima trasmissione: 6, 8, 13, 15, 20, 22 gennaio 1981

Scritto da: P J Hammond

Diretto da: Shaun O'Riordan

Cast: Argento: David Collings; Rothwyn: Catherine Hall; Eldred: David Gant; Changeling: Russell Wootton

Sulla cima di un palazzo moderno si trova una capsula temporale, invisibile dall'esterno, nella quale vive una famiglia di scienziati provenienti da 1500 anni nel futuro. Essi fanno parte della "stazione urbana" e sono in contatto con altri avamposti per studiare come vivevano i loro antenati. Improvvisamente gli scienziati cominciano a perdere i contatti con le altre basi: qualcuno li sta aggredendo eppure non riescono a capire chi e come. L'intervento di Zaffiro e Acciaio chiarirà l'enigma: il sistema di propulsione spazio-temporale utilizzato per spostare i laboratori è un ammasso informe composto da carne di vari animali, mutati artificialmente in un futuro che non conosce più nessuna specie vivente tranne l'uomo. Il dispositivo si è ribellato e sta aggredendo gli scienziati con la sua unica, terribile arma: la capacità di controllare il tempo. Un determinante aiuto sarà dato da Argento, elementale dalle brillanti capacità di tecnico e scienziato.

Note: in questa avventura si apprende come alcuni degli elementi siano degli "operativi" mentre altri si limitano ad essere tecnici o specialisti: Argento è un tecnico nonché un esperto di tecnologie umane. In questa occasione viene rivelato che esistono 115 agenti (più 12 transuranici instabili); alla luce della sigla viene da pensare che gli elementi non menzionati siano o già impiegati o non impiegabili.

Avventura IV - The man without a face

(The photographs, Which is the way to London town?, The shape, Pictures)

4 episodi - data della prima trasmissione: 27, 29 gennaio 1981, 3, 5 febbraio 1981

Scritto da: P J Hammond

Diretto da: David Foster

Cast: Liz: Alyson Spiro; Sagoma: Philip Bird, Bob Hornery; Ruth: Shelagh Stephenson; Parasol Girl: Natalie Hedges

Zaffiro e Acciaio investigano su un vecchio negozio di anticaglie il cui proprietario originale ed una inquilina dello stabile sono scomparsi. I due trovano numerose fotografie in ciascuna delle quali, in ombra o nascosta, dietro una finestra o fuori immagine, compare una sagoma. Il nuovo "proprietario" dello stabile è infatti un essere senza forma, capace di muoversi tra diverse zone temporali per mezzo di fotografie nelle quali può imprigionare (o liberare) a piacere la gente, e così infatti sta facendo con i precedenti inquilini dello stabile. I due investigatori scoprono che l'essere è stato evocato da un hobby del vecchio proprietario: fare dei collage utilizzando parti di fotografie di diverse epoche! A seguito delle loro ricerche i due riescono ad individuare l'inquilina scomparsa, Ruth, che è stata anch'essa imprigionata in una fotografia, i loro sforzi per salvarla sono tuttavia vani e Ruth viene bruciata viva, all'interno della foto, dall'essere informe. Anche Zaffiro e Acciaio cadono vittime del suo potere e solo il coraggio di Liz riuscirà a salvarli. Finalmente, con uno stratagemma Zaffiro riuscirà ad imprigionare la cosa all'interno di un caleidoscopio.

Avventura V - Dr. McDee must die

(The dinner party, The party, The virus)

6 episodi - data della prima trasmissione: 11,12, 18, 19, 25, 26 agosto 1981

Scritto da: Don Houghton [1,3,4] e Anthony Read [2,5,6]

Diretto da: Shaun O'Riordan

Cast: Emma Mullrine: Patience Collier; Lord Mullrine: Davy Kaye; Felicity McDee: Nan Munro; Felix Harborough: Jeffry Wickham; Howard McDee: Jeremy Child; Annabelle Harborough: Jenny Stoller; Greville: Peter Laird; George McDee: Stephen Macdonald; Tony Purnell: Christopher Bramwell; Anne Shaw: Patricia Shakesby; Veronica Blamey: Debbie Farrington; Commentatore Radio: Valentine Dyall

Lord Arthur Mullrine, ricco e potente industriale, organizza un party per celebrare il cinquantesimo anniversario della sua collaborazione in affari con lo scomparso Dottor George McDee. Durante la festa, il tempo scorre indietro di cinquant'anni e tutti gli ospiti che all'epoca non erano ancora nati vengono sistematicamente assassinati, poco dopo ogni cadavere svanisce e con esso la memoria dello scomparso. Il Dottor McDee arriva alla festa e così pure Zaffiro e Acciaio che cominciano subito ad investigare; i due agenti comprendono che i fatti che si verificarono la notte della morte di McDee stanno ripetendosi. Zaffiro e Acciaio scoprono che McDee aveva allestito un laboratorio segreto nel quale aveva sviluppato un virus letale, in grado di distruggere l'intera umanità, tuttavia ciò non era potuto accadere poiché McDee stato ucciso da un'amante gelosa. Questa volta però il tempo ha occupato il corpo dell'amante, e sta cercando di pilotare gli eventi in modo che McDee possa, finalmente, liberare il virus. L'intervento di Zaffiro e Acciaio consentirà che gli eventi seguano il loro corso originario: McDee verrà effettivamente ucciso dall'amante ed il virus, assieme al corpo dello scienziato, distrutto nell'incendio del laboratorio.

Note: si tratta dell'unica avventura che non è stata scritta da P.J. Hammond, e per alcuni sembrerebbe che si noti una effettiva differenza stilistica rispetto alle altre avventure. E' la storia che presenta il cast più nutrito e si propone come una variante di 10 piccoli indiani di Agatha Christie. In questa avventura si scopre che anche gli esseri umani sono in grado di comunicare telepaticamente.

Avventura VI - The trap

(The cafe, The petrol station)

4 episodi - data della prima trasmissione: 19, 24, 26, 31 agosto 1982

Scritto da: P J Hammond

Diretto da: David Foster

Cast: Argento: David Collings; Uomo: Edward de Souza; Donna: Johanna Kirby; Johnny Jack: Christopher Fairbank; Vecchio: John Boswall

Zaffiro e Acciaio arrivano in una stazione di servizio deserta e qui incontrano Argento, essi stessi non sanno con precisione come mai sono stati inviati lì. Dopo di loro giunge una coppia, proveniente dal 1948, quindi un vecchio dal 1925 ed un musicista girovago dal 1957. Gli agenti sono sospettosi, molti elementi sono infatti poco chiari: innanzi tutto nessuno dei presenti sembrerebbe particolarmente incuriosito dal fatto che nella stazione di servizio vi siano arredamenti così moderni, tanto diversi da quelli della loro epoca di origine, poi il tamburello del musicista appare troppo in buono stato, come se non fosse mai stato utilizzato. Gli stranieri si riveleranno Esseri Transienti, una razza che vive nelle maglie del tempo e nemici giurati di Zaffiro e Acciaio e degli altri agenti, che sono riusciti a sfuggire dalla loro reclusione nel passato mediante l'utilizzo di un apparato temporale: la scatola del tempo (time box). Questi esseri utilizzano questa apparecchiatura per intrappolare gli agenti nella stazione di servizio, una sorta di grossa trappola preparata appositamente per i due eroi: Zaffiro e Acciaio si affacciano dalle finestre della stazione di servizio mentre questa vaga nel nulla: persa nello spazio e nel tempo.

e poi...?

Zaffiro e Acciaio parrebbero sconfitti, destinati a vagare nello spazio e nel tempo per l'eternità. Non ci è dato di sapere come andrà a finire perché The Trap è stata l'ultima puntata di Zaffiro e Acciaio, tutto viene lasciato quindi alla fantasia.

Siccome vi era la volontà di creare un'altra stagione televisiva (che purtroppo non vide mai la luce) viene da pensare che il finale di The Trap volesse essere una forma di "riusciranno i nostri eroi? lo sapremo nella prossima avvincente puntata di...".

Zaffiro e Acciaio non sono gli unici due agenti della loro organizzazione, possono contare su un intervento esterno, inoltre sono intrappolati dall'unico device (assieme al motore/animale temporale della 3 avventura) della serie e possono contare su un valido tecnico quale è Argento per uscire dall'impasse.

Sarebbe stato interessante vedere come (e se) avrebbero recuperato dal nulla

i nostri eroi.

In futuro?

Parafrasando si può dire che solo il tempo lo sa.

Note: Dopo la fine di "la stazione di servizio" molte guide televisive italiane prevedevano, come puntata successiva, una dal titolo Foto di famiglia, puntata che ovviamente non andò mai in onda (ma all'epoca non si poteva capire se si trattasse di un'interruzione della serie o cosa: i paladini non potevano finire così). Ancora oggi ci si domanda a quale avventura potesse essere riferibile, forse alla quinta, ma i dubbi restano.