L'ultimo episodio della prima stagione di Star Trek: Strange New Worlds, A quality of Mercy, ha fatto contemporaneamente un salto avanti e uno indietro nel tempo, gettando le basi per un seconda stagione molto diversa  dalla prima, come hanno dichiarato gli showrunner Akiva Goldsman e Henry Alonso Myers.

Oscillazioni

Spoiler alert: c'è anche Wynonna Earp.
Spoiler alert: c'è anche Wynonna Earp.

In una intervista con The Hollywood Reporter Goldsman prima ha semplicemente dichiarato che la seconda stagione (che di recente ha concluso le riprese) sarà più grande e migliore della prima, poi ha voluto fare una precisazione su una dichiarazione rilasciata da Anson Mount, cioè il capitano Pike, ovvero che avrà delle grandi oscillazioni (o fluttuazioni, big swing in originale), un scelta di parole che ovviamente non è piaciuta ai fan più conservatori della saga. Ma Goldsman ha rivelato che le oscillazioni si riferiscono a qualcosa di inaspettato, atipico, a eventi all'interno di una storia.

Scotty

Uno dei momenti che potrebbe passare inosservato è stato quando brevemente si è sentita la voce del nuovo capo ingegnere, con un accento che ricordava molto Montgomery "Scotty" Scott (lo scomparso James Doohan). Myers ha però sottolineato due cose: non sono ancora pronti per effettuare il cast del nuovo Scotty, ma vedremo arrivare un nuovo capo ingegnere, un personaggio che lui ritiene entusiasmante e diverso da quello che il pubblico si aspetta. Non solo, ha aggiunto che forse, in futuro, faranno la loro comparsa altri personaggi della serie classica, questo per un motivo: Kirk.

Non James T. Kirk

Come ormai saprete, a sorpresa nell'ultimo episodio della prima stagione ha fatto la sua comparsa James T. Kirk con il volto di Paul Wesley (The Vampire Diaries) e molti fan non hanno apprezzato la sua interpretazione di un personaggio così iconico. Ma Myers ha sottolineato quella che doveva essere un'ovvietà: A quality of Mercy è fondamentalmente un What If…? per ragioni che non sveleremo per chi non ha visto la prima stagione. Di conseguenza, questa versione di Kirk era più rigida, fredda e calcolatoria, un Kirk lontano da quello che tutti conoscono, compresa la versione di Chris Pine nella saga cinematografica. Ma quando ricomparirà nella seconda stagione, anche se avrà ancora il volto di Paul Wesley, sarà un Kirk diverso da quanto visto nel What If…?, un tenente che si sta facendo strada per diventare ufficiale della Flotta

C'è ancora molta crescita e altri aspetti del personaggio che vogliamo esplorare.

Una cosa è certa, questa rimane la storia del capitano Pike e Kirk non arriverà per prendere il suo posto.

Timeline

Myers ha sottolineato a Inverse che ci sono sette anni di distacco tra Strange New Worlds (2259) e la serie classica di Star Trek (2266) ma non necessariamente una stagione equivarrà a un anno.

Potremmo fare una stagione che racchiude una settimana di arco narrativo, oppure sei mesi.

La serie può andare avanti per molto tempo e non è limitata dal canone di Star Trek, per lo showrunner la saga si è evoluta e loro hanno avuto il matrimonio di due generi: possono creare episodi leggeri, ma non hanno problemi a scendere in toni più cupi. Non solo, Goldsman ha aggiunto che non avrebbe problemi a proseguire attraverso la serie classica e oltre.

I dieci episodi della prima stagione di Star Trek: Strange New Worlds sono previsti in arrivo da noi in un punto imprecisato di settembre, con il debutto di Paramount+, mentre per ora mancano ancora date ufficiali per la seconda stagione, ma una cosa è certa, per il capitano Pike e il suo equipaggio, questo è solo l'inizio di un lungo viaggio.