Forse non è celebrata come il Comic-Con di San Diego o quello di New York, ma anche la manifestazione chiamata SXSW (South by Southwest) con sede in quel di Austin, Texas, ha avuto la sua occasione di brillare in questi giorni con alcune esclusive non indifferenti.

Una delle quali è stata la proiezione del pilot di American Gods, l'attesa serie tv basata sull'omonimo romanzo di Neil Gaiman in arrivo sul canale via cavo Starz alla fine di aprile.

Sul palco buona parte del cast e i due showrunner: Bryan Fuller (che per American Gods ha dovuto abbandonare Star Trek Discovery) e Michael Green, reduce dal successo di Logan.

Ed ecco i sei dettagli emersi durante la visione del primo episodio.

Devoti al romanzo

I due autori hanno raccontato come il loro scopo fosse quello di adattare il romanzo nel telefilm che avrebbero voluto vedere come spettatori e soprattutto in quanto fan appassionati della storia originale

Ma c'è dell'altro

Non mancheranno però le sorprese: come ha dichiarato il protagonista Ricky Whittle, l'ex Lincoln di The 100:

Non capirete mai dove stiamo andando, in che direzione e dove sia il sopra e il sotto.

I personaggi femminili

Usando l'ironico termine Sausage party, Fuller ha ammesso come nel romanzo le donne fossero leggermente in secondo piano, motivo per cui hanno voluto espandere e approfondire i loro ruoli, a cominciare da Laura Moon (Emily Browning) nel romanzo vero motore degli eventi, ma da cui scompare molto velocemente.

Un tono diverso

Non dal romanzo, ma dalla realtà: Michael Green ha raccontato di come il telefilm sia stato scritto con l'idea di celebrare una certa visione degli Stati Uniti, che purtroppo, per usare il suo stesso eufemismo, nel frattempo se la sono fatta addosso, per cui se da una parte il tono positivo sembrerà strano, dall'altro suonerà come una sfida alle reali avversità attuali.

Un cast multietnico

Anche in questo senso la serie vuole andare contro i peggiori istinti portati a galla dall politica, portando in scena le divinità della storia con attori di ogni etnia, con il desiderio di diversificare e dare spessore agli eventi.

Spartacus

Questa l'aggiungiamo noi: senza farvi spoiler, una cosa possiamo garantire: Starz non ha dimenticato di essere stata la casa di Spartacus e il primo episodio contiene una sequenza con un bel po' della sua ipertrofica violenza (no, non quella della foto), che poi diventa lo spettro emblematico degli estremi a cui può arrivare il fanatismo religioso.

American Gods è previsto in arrivo in patria il 30 aprile, vi lasciamo con il panel del SXSW e il trailer: