Per Box Office Mojo, sito di riferimento per gli incassi cinematografici, Rogue One A Star Wars Story è già un successo: 290,500 milioni di incasso, divisi tra 155 in patria e 135,5 nel resto del mondo, a fronte di un budget di 200 milioni, in soli quattro giorni di programmazione.

Ma la sfida più importante per il film era essere fedele in maniera maniacale alla saga, sia ai prequel che alla trilogia classica. E lo si capisce bene facendo caso ai tanti dettagli, quasi veri e propri easter egg: ecco quelli raccolti finora da Screen Rant

Ovviamente, quanto segue è un grosso spoiler: leggete solo se avete visto il film.

Latte Blu

Potrà non essere la bevanda più visivamente appetibile, ma sicuramente è la più diffusa nella galassia: la usavano gli zii di Luke in Star Wars Una nuova speranza ed è possibile vederla anche nell'abitazione (identica a quella di Luke) di Galen (Mads Mikkelsen) e Jyn Erso (Felicity Jones).

Saw Gerrera

Distrutto nel fisico e nella mente, interpretato da uno straordinario Forest Whitaker, in realtà Gerrera era già comparso nella saga in computer grafica The Clone Wars e ora è stato ufficialmente annunciato in arrivo in Star Wars Rebels.

E se avete dato un'occhiata ai disegni sulle pareti della caverna in cui vive, scoprirete un omaggio dello scenografo al regista Gareth Edwards, il quale peraltro non ne era conoscenza: i giganteschi alieni di Monsters, il suo primo film e il Muto di Godzilla, film che lo ha fatto entrare nella famiglia di Star Wars.

Jedha

Più che un easter egg è una scoperta: il pianeta su cui per primo era stata scoperta e studiata la Forza, divenuto meta di pellegrinaggi e poi, come visto, un pianeta arido in cui rimangono solo le vestigia di un grande passato. ma soprattutto è conosciuto per i cristalli Kyber, con i quali vengono alimentate le spade laser. E non solo.

Tarkin

Se nella Vendetta dei Sith era stato l'attore Wayne Pygram ha riportare in scena il personaggio originalmente con il volto dello scomparso Peter Cushing, con largo uso di protesi artificiali per ricostruire il viso originale per una breve inquadratura, come avete scoperto in Rogue One Tarkin è tornato in ottima forma.

Certo, merito della computer grafica, sotto la quale però si celava l'attore Guy Henry, noto come il ministro della magia in Harry Potter e i doni della morte.

Cattivi soggetti

Mentre Jyn (Felicity Jones) e Cassian (Diego Luna) attraversano la folla per raggiungere ciò che rimane del tempio su Jedha, si scontrano brevemente con due pessimi soggetti, Ponda baba e il dottor Cornelius Evazan, gli stessi che poi rivedremo/abbiamo già visto nella famigerata cantina di Una nuova speranza, dove faranno la brutta fine evitata per un pelo su Jedha.

I guardiani degli Whill

Chirrut Imwe (Donnie Yen) e Baze Malbus (Wen Jiang) non sono solo i fedeli guardiani di un tempio che non esiste più, ma rappresentano il primissimo concept di George Lucas su come immaginava di raccontare la saga degli Skywalker: attraverso l'antico libro degli Whill, scritto da un essere misterioso centinaia di anni dopo, da cui l'immortale frase Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana.

Ma non è tutto: quando Chirrut saluta i protagonisti dicendo Che la Forza degli altri sia con voi, usa la prima versione di quella che poi divenuta storica, che nella prima stesura era usata da Jedi visti come nobili guerrieri, ancora lontani da diventare le figure spirituali e guerriere che conosciamo.

Dejarik

Meglio noti come scacchi spaziali, compaiono per la prima volta in versione ologramma in Una nuova speranza, vengono riattivati da Finn (John Boyega) in Il risveglio della forza e li vediamo usati dalle guardie di Gerrera quando Jyn e Cassian vengono portati da lui. Ma con una variante: qui vengono usati pezzi reali invece di ologrammi.

Inoltre, su un altro tavolo possiamo vedere l'ologramma di una danzatrice Twi-Leak. Il personaggio di nome Oola, era interpretato dall'attice Femi Taylor in Il ritorno della Jedi, poi richiamata da Lucas per le scene aggiuntive della poco amata edizione speciale. 

Mustafar

Il pianeta quasi interamente ricoperto di lava in cui Anakin Skywalker (Hayden Christensen) perde violentemente lo scontro con il suo mentore Obi Wan (Ewan McGregor) per poi indossare il costume che lo trasformerà in Darth Vader in La vendetta dei Sith. In Rogue One è il anche il posto in cui ha fatto costruire la sua fortezza, ma per un buon motivo: è basata sui concept art originali di Ralph McQuarrie per L'impero colpisce ancora, ma poi non utilizzati.

Bacta Tank

Su Mustafar vediamo brevemente e di spalle Anakin senza il costume all'interno dello stesso fluido in grado di guarire le ferite che il figlio userà poi in L'impero colpisce ancora per riprendersi dall'attacco del Wampa.

Il costume

Forse avete trovato poco rifinito il costume di Darth Vader, ma per un ottimo motivo: è stato ricreato esattamente come appariva in Una nuova speranza, con tutti i limiti della tecnologia dell'epoca. Nei film seguenti e nelle edizioni speciali sarebbe stato poi perfezionato, ma quello che avete visto è il costume visto nel primo (o quarto se preferite) film della saga.

Il cameo che non ti aspetti

L'accensione parziale della Morte nera è stata ricostruita meticolosamente a livello di ripresa, ma con una variante: i due tecnici che cercano malamente di proteggersi dal raggio mortale sono il regista Gareth Edwards e il produttore Ram Bergman.

General Jan Dodonna

Non è stata necessaria la computer grafica per riportare in scena un personaggio visto in Una nuova speranza: se nell'originale il generale aveva il volto di Alex McCrindle (donava le medaglie ai protagonisti alla fine del film), qui è intepretato da Ian McElhinney, ovvero il Barristan Selmy di Game of Thrones.

K-2SO

Ovvero l'attore Alan Tudyk (sia con la voce che per i movimenti del robot), porta con sé due omaggi di culto: le continue (sfavorevoli) percentuali di successo e la frase Ho un brutto presentimento, che sono diventate/diventeranno, dei punti di riferimento della saga.

Squadrone rosso e oro

Nel caso vi sia venuto il dubbio: si la produzione ha effettivamente inserito digitalmente i volti di Gold leader (Angus MacInnes) e Red Leader (Drewe Henley) da Una nuova speranza a Rogue One.

Cinque rosso

Lo sfortunato pilota della resistenza viene abbattuto nella battaglia di Scarif, ma il suo titolo, rimasto libero, passerà di lì a poco a un certo Luke Skywalker, che lo userà durante l'attacco alla Morte nera. La posizione si era liberata del resto.

Tantive IV e Ghost

Se la prima astronave era una comparsa inevitabile, trattandosi della stessa che verrà poi attaccata da Vader all'inizio di Una nuova speranza (e quindi praticamente pochi minuti dopo la fine di Rogue One), l'altra è la prima citazione esplicita da Star Wars Rebels, trattandosi della stessa astronave vista nella serie animata e qui presente durante la battaglia di Scarif.

La giovane Leia

Se Tarkin ha colpito gli spettatori, è stata l'ultima inquadratura a spezzare loro il cuore: una sola parola e una breve scena, in cui ritorna la principessa Leia con il volto giovane di Carrie Fisher. Ma sotto il volto ricostruito in computer grafica non c'era la Fisher, bensì Ingvild Deila, vista in Avengers Age of Ultron.

Rogue One A Star Wars Story sta compiendo la sua missione impossibile nei cinema, voi avete colto altri easter egg?