Non è un caso, dunque, che lo scrittore newyorchese scelse proprio la figura di Spock per scrivere uno degli episodi più belli di tutta la serie. L’ufficiale scientifico dell’Enterprise non solo è l’unico alieno a bordo di un’astronave piena di terrestri, ma si sente alieno anche fra i suoi simili, i vulcaniani, che hanno imparato a reprimere le proprie emozioni e a costruire la propria identità attraverso l'utilizzo della pura logica. Un vero problema per Spock, la cui madre è una terrestre. Di conseguenza è considerato da tutti un mezzosangue, ma il vulcaniano è in realtà alla ricerca della propria identità, del proprio posto nell’universo. Così come lo sono i protagonisti dei romanzi e racconti di Sturgeon: bambini e ragazzi perseguitati, destinati a grandi cose grazie ai poteri di cui spesso sono dotati, ma anche bersagli preferiti di una cinica e incomprensibile società. Uno scrittore “umanista”
La carriera televisiva di Sturgeon
La carriera letteraria dell’autore di Nascita del Superuomo, continua parallelamente a quella televisiva. Nel 1967, firma insieme a John W. Bloch la storia dell’episodio The Betrayed, della
Tre anni più tardi, Sturgeon adatta per la televisione un suo romanzo, Killdozer!, il cui protagonista è un caterpillar invasato.
Sempre nel 1974, lo scrittore americano scrive un episodio della seconda stagione di Land of the Lost, serie per bambini in cui un ranger e i suoi due figli sono catapultati in una Terra popolata da dinosauri, scimpanzè e uomini delle caverne e qui si ritrovano a dover sopravvivere quotidianamente. Il telefilm è stato uno dei più popolari degli anni Settanta ed è andato in onda sul network Nbc dal ‘74 al ’77, avvalendosi tra l’altro di molti scrittori di science fiction, come Ben Bova, Larry Niven, David Gerrold e Norman Spinrad.
Nel 1985 e nel 1986, due suoi racconti sono adattati per la riedizione della famosa serie televisiva Ai confini della realtà (The Twilight Zone). Si tratta degli episodi A Matter of Minutes, tratto dal racconto Yesterday was Monday, apparso su Unknown nel giugno 1941 e A Saucer of Loniless, basato su A Saucer of Loneliness, pubblicato sul numero di febbraio del 1953 di Galaxy.
Dopo la morte - avvenuta nel 1985 ad Eugene, nell'Oregon -, i suoi manoscritti sono stati depositati presso la University of Kansas, che ha istituito, nel 1987, il Theodore Sturgeon Memorial Award.
La famosa Legge di Sturgeon non si può certamente applicare alla sua narrativa: “Il 90% della fantascienza è spazzatura, perché il 90% di tutto è spazzatura. Ecco perché la gente è così eccitata quando trova quell'altro 10%”. Lo dimostrano le continue ristampe, in Italia e nel mondo - delle sue opere.











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