Nella fantascienza gli esempi di corpi celesti erranti che entrano nel sistema solare sono innumerevoli.

Per provocare un disastro non è necessario che ci sia uno scontro con la Terra come nel film Melancholia di Lars von Trier, gli effetti gravitazionali possono essere altrettanto distruttivi.

Nel breve racconto Un secchio d'aria di Fritz Leiber la Terra (assieme alla Luna) viene strappata al Sole da una stella oscura e diventa talmente fredda che perfino l'atmosfera ghiaccia.

Insomma quando un corpo celeste errante si avvicina alla Terra non va mai a finire bene.

Così quando un buco nero entra nel sistema solare Matt Fleming non crede alle ottimistiche previsioni degli scienziati e si rifugia sulla Mandjet, una piattaforma mobile completamente autosufficiente.

In Perielio d'estate il buco nero (che si rivelerà essere doppio) è usato da Greg Egan come espediente per condensare nel breve spazio di una stagione i cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta.

Così invece di avere decenni per cercare di mitigarne gli effetti l'umanità si ritrova di colpo ad affrontare un mondo devastato e la prospettiva dell'estinzione.

Il libro

Se un buco nero attraversasse il Sistema Solare… cosa accadrebbe all’umanità? Alla scoperta del buco nero binario Taraxippos, la maggior parte degli esperti è convinta che il suo passaggio non avrà alcun impatto significativo sulla Terra, e così gli abitanti del pianeta continuano la propria vita come se nulla fosse. Certo, c’è una possibilità su cinquecento che si verifichino maree anomale, perturbazioni climatiche o persino sconvolgimenti globali, ma gli scienziati che osano prospettare simili scenari vengono tacciati di inutile allarmismo. Non la pensa così Matt Fleming, che saluta la propria scettica famiglia e si imbarca nell’Atlantico con un piccolo gruppo di amici sulla Mandjet, una piattaforma mobile per l’acquacoltura, del tutto autosufficiente in termini di cibo, energia e acqua potabile, e progettata appositamente per resistere ai più violenti sconvolgimenti oceanici. Il passaggio del buco nero, purtroppo, conferma le previsioni peggiori. Nessuna collisione spettacolare, nessuna apocalisse istantanea, ma sul pianeta si innesca una inesorabile trasformazione. Con il clima fuori controllo e le coste inghiottite dall’oceano, milioni di persone si rendono conto di colpo di non avere più un futuro. E il bizzarro esperimento del gruppo di amici di Fleming sarà destinato a diventare un faro di speranza per i sopravvissuti.

L'autore

Greg Egan è uno dei più autorevoli scrittori di fantascienza hard. Le sue opere, uniche e inconfondibili, sono spesso basate su teorie scientifiche d'avanguardia. Nato a Perth, in Australia, nel 1961, laureato in matematica, ha vinto il Premio Hugo e il Premio Locus con il romanzo breve Oceanic (1999, Delos Books) e il John Campbell Memorial con Permutation City (1995). Diversi altri suoi racconti sono arrivati in finale al premio Hugo, incluso Alone (Glory, 2007), uscito sulla collana Robotica della Delos Books.

Egan è una delle personalità più sfuggenti della storia della fantascienza: non ha mai partecipato a una premiazione o a una convention, e di lui non esistono fotografie.

Tra i suoi romanzi più famosi, oltre al già citato Permutation City (Shake),  ricordiamo  La terra moltiplicata (Nord), Diaspora (Urania), Distress (Urania), La scala di Schild (Urania). Notevoli anche le antologie Axiomatic e Luminous, entrambe uscite su Urania.

Greg Egan, Perielio d'estate (Perihelion Summer, 2019), Mondadori, collana Urania n. 1737, traduzione di Francesco Noto – Euro 7,90, ebook Euro 5,99