Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, e tra l'annuncio della produzione di un film e il suo arrivo sugli schermi, c'è addirittura un oceano. Di progetti annunciati e mai realizzati – o finiti nel limbo della pre-produzione – ne vengono in mente a decine, ma è più raro che un film arrivato alla conclusione delle riprese sia cancellato prima della post-produzione. Quello che è successo a The Mothership, però, è proprio questo: entrato in lavorazione nell'estate del 2021, il progetto scritto e diretto da Matthew Charman (Il ponte delle spie, Suite Francese) ha subito forti ritardi a causa degli scioperi SAG-AFTRA e WGA dello scorso anno, e una volta arrivati in fase di montaggio la crew si sarebbe resa conto che alcune scene avrebbero dovuto essere girate di nuovo. Ovviamente ogni reshoot è un dispendio di tempo, energia, e soldi; una perdita che Netflix ha deciso di non sobbarcarsi, annunciando che non distribuirà più The Mothership, la cui produzione resterà per sempre incompiuta. Oltre alle motivazioni legate all'industria, infatti, l'altro insormontabile problema che impedisce al film di essere completato è la presenza di giovani attori e attrici nel cast, che sono cresciuti troppo, in questi due anni, per poter girare di nuovo le loro scene senza che si percepisca la stonatura. The Mothership segue la madre vedova Sara Morse (Halle Berry) e la sua scoperta di un artefatto alieno in grado, o almeno così spera, di riportare in vita suo marito (Omari Hardwick), e anche se non vedremo mai il film, chissà che questa storia non possa essere trasformata in un romanzo, un fumetto, o trovare la sua forma in altri medium.